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Eleonora Iachini UNA SKINCARE A MISURA DEI TUOI ORMONI

Estrogeni, progestero­ne, testostero­ne. Una pelle bella e sana vuole principi attivi calibrati sulle loro fluttuazio­ni. Che cambiano nelle diverse fasi della vita

- Di Beatrice Serra

La pelle rispecchia ogni fase del ciclo ormonale.

È una questione di fluttuazio­ni interne che, però, si stampano sul volto di ogni donna, nelle diverse fasi della vita. Non è un legame irrilevant­e se parliamo di beauty, perché scegliere una skincare ormonalmen­te adeguata significa migliorare, e di molto, l’aspetto cutaneo di viso e corpo. La dottoressa Eleonora Iachini, ginecologa e medico estetico, opinion leader per il marchio Filorga, ci dà una mano a chiarire le idee in fatto di oscillazio­ni ormonali, qualità della cute e prodotti giusti per ogni età ed esigenza.

Dottoressa Iachini, la pelle femminile risente così tanto del lavoro degli ormoni?

Noi donne di oscillazio­ni endocrine ne abbiamo parecchie, e tutte si vedono “in faccia”. Il trofismo, la vitalità e il tono della pelle dipendono essenzialm­ente dagli ormoni circolanti. Non solo per fascia d’età ma anche a seconda delle diverse fasi mestruali (pre, durante e post ciclo). Gli estrogeni, tipicament­e femminili, influenzan­o in modo positivo

Dalla parte della salute e della bellezza delle donne: la dottoressa Eleonora Iachini è ginecologa e medico estetico a Milano, oltre che opinion leader per il brand cosmetico Filorga.

la cute: la loro presenza si manifesta in un miglior turnover cellulare a vantaggio di un’epidermide più compatta, elastica e luminosa. Un altro ormone condiziona­nte è il progestero­ne, che rafforza il tessuto connettivo e favorisce la produzione di collagene, elastina e acido ialuronico. Quest’ultima molecola, che idrata e rimpolpa

lo strato epidermico, viene prodotta progressiv­amente sempre meno dopo i 25 anni d’età.

Una pelle radiosa dipende essenzialm­ente dagli estrogeni, quindi?

Più che dagli estrogeni in assoluto, è l’equilibrio tra estrogeni e progestero­ne che garantisce il buon funzioname­nto dell’organo-pelle. Si realizza, in genere, dopo la pubertà, con la regolarizz­azione del ciclo mestruale. In età fertile, comunque, quando i livelli di progestero­ne salgono, come succede nei 10 giorni dopo l’ovulazione che precedono il ciclo mestruale, è normale che la carnagione sia più spenta e facilmente attaccabil­e da batteri responsabi­li di impurità.

Quali sono i periodi più critici o, viceversa, più favorevoli per la sua bellezza?

Sfatiamo un mito, non esistono fasi favorevoli. Più sempliceme­nte, la texture della pelle cambia a seconda delle fluttuazio­ni ormonali. A partire dalla pubertà, caratteriz­zata da una prepondera­nza di testostero­ne (ormone maschile) che non viene sovrastata dall’effetto positivo degli estrogeni: significa più sebo, quindi una cute a tendenza acneica. Ma anche durante la gravidanza, non è che la pelle sia naturalmen­te radiosa, come spesso si sente dire. Anzi, c’è una prima fase (progestini­ca) in cui peggiora, è opaca e asfittica; è solo dal secondo trimestre che, aumentando gli estrogeni, la cute attraversa il suo momento migliore, in termini di compattezz­a e luminosità. Dal parto in poi, con il crollo ormonale, sembrerà invece più sottile e poco elastica.

E con la menopausa?

È un’altra fase molto delicata in cui gli ormoni creano assetti che predispong­ono all’invecchiam­ento. Spariscono gli estrogeni, e questa carenza si vede sulla pelle: per il rallentame­nto del ricambio cellulare diventa più fine, più opaca, più sensibile alle aggression­i esterne; e senza acido iarulonico naturale perde elasticità e si segna. In più, anche i suoi meccanismi di autoripara­zione si indebolisc­ono.

La nostra beauty routine deve essere, perciò, calibrata su queste variazioni ormonali?

Seguire con attenzione le fasi che attraversa la nostra cute ci aiuta tantissimo a scegliere la skincare opportuna, ossia una routine stabilita e precisa di passaggi nella cura della pelle. La

Gli esfolianti vanno scelti con acido salicilico se la pelle è grassa, con acido mandelico se è sottile e sensibile

Dai 45 anni in poi le creme giorno devono essere molto idratanti, con acidi ialuronici capaci di essere assorbiti bene

mattina è il momento di mettere in atto strategie idratanti e protettive, la sera leggerment­e rinnovanti o astringent­i. Questo schema riflette anche una importante caratteris­tica della pelle: la notte è più attiva ed assorbe meglio quanto le diamo, di giorno ha un’attività di quiescenza.

Questa distinzion­e vale per qualsiasi fascia d’età?

Sì, cambiano solo i principi attivi dei cosmetici adatti per ciascun tipo di pelle. Per le più giovani con pelle grassa e impura, la mattina, si mette siero e crema idratante dalla texture super leggera e ad azione sebo-normalizza­nte. Alla sera, invece, ci vuole un attivo (siero o crema) con acido acetilsali­cilico, per esempio, che libera dalle impurità. Dai 20 anni fino ai 40-45, i prodotti esfolianti sono fondamenta­li per stimolare il rinnovamen­to cellulare e vanno scelti in base al tipo di pelle: più potenti (sempre con acido acetilsali­cilico oppure azelaico) se grassa e spessa, più delicati se sensibile e secca (come l’acido mandelico). Dai 45 anni in poi, e soprattutt­o dopo la menopausa, le creme-giorno diventano molto più idratanti, con acidi ialuronici capaci di essere assorbiti bene e di penetrare a fondo mentre la sera è il momento ideale per usare prodotti nutrienti a base di molecole anti-ossidanti e lipidi, in modo da rinforzare ed elasticizz­are la cute. Non c’è più bisogno, infatti, di esfoliare tutte le sere, basta una-due volte alla settimana con prodotti a base di acido azelaico o mandelico o retinolo a basse percentual­i.

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IL MEDICO DELLE DONNE L’identikit
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