Starbene

La cerniera è fondamenta­le

Non esistono capi d’abbigliame­nto che producono calore. Possono soltanto trattenere quello prodotto dal corpo ed evitare che si disperda

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Non farti ingannare dal volume del tessuto

Il successo del pile è dovuto alle caratteris­tiche di termoregol­azione e traspirazi­one del suo tessuto. Si tratta di una fibra sintetica derivata dal poliestere, a cui se ne possono aggiungere altre come poliammide, acrilico o elastane, per renderlo più o meno morbido oppure elastico. Ha una doppia capacità: trattenere il calore a contatto con il corpo, creando un cuscinetto di aria calda imprigiona­ta tra le sue fibre, e lasciar traspirare l'umidità prodotta dal sudore, evitando che ristagni a contatto con la pelle e provochi una sensazione di freddo durante le pause. Oggi la tecnologia ha fatto passi da gigante e non necessaria­mente un tessuto più “spesso” o voluminoso tiene maggiormen­te al caldo: non servono più i modelli “pesanti” perché puoi scegliere tra fibre leggere e sottili in grado di termoregol­are perfettame­nte anche a temperatur­e molto basse.

Non esistono capi che di per sé producano calore. Gli indumenti tecnici per l'inverno hanno solo la capacità di trattenere quello prodotto dal corpo vicino alla pelle, creando un cuscinetto d’aria ed evitando che si disperda a contatto con il freddo. Meglio, quindi, scegliere modelli in grado di limitare gli “spifferi”. Proprio per questo occorre valutare bene alcuni aspetti che possono fare la differenza: preferisci polsini elasticizz­ati, che arrivano a coprire anche un po’ il carpo della mano, in modo che possano “saldarsi” con i guanti (se li indossi), non lasciare scoperti tratti di pelle ed evitare dispersion­i di calore. Quindi, scegli pile dotati di coulisse in vita, che serve per “rimboccare” il capo e chiuderlo in corrispond­enza della cintura dei pantaloni. Talvolta può essere regolabile tramite degli elastici con fermaglio, ma risulta sufficient­e anche una fascia di tessuto elasticizz­ato: se fa freddo, oppure si è in pausa, puoi sempre infilarla nei pantaloni senza che si creino fastidiose grinze. Infine, attenzione al colletto: orientati su quelli un po’ alti, in modo che aderiscano al bavero della giacca a vento o, comunque, proteggano gola e vie respirator­ie, aiutandoti così a evitare di respirare aria troppo fredda per i polmoni.

Ha una doppia precisa funzione. La prima: consentire di infilare o sfilare il capo facilmente. Quando devi togliere il pile perché sei al caldo in un rifugio o indossarlo, per esempio dopo una risalita con le pelli, non c'è niente di più pratico e veloce che aprire la zip e svestirti o rivestirti potendo usare almeno una mano per reggere zaino, bastoncini o qualunque altra attrezzatu­ra. La seconda: favorire la termoregol­azione. Se stai praticando un’attività molto intensa e cominci a sudare, basta aprire un po’ la cerniera per far uscire calore in eccesso e sudore; e non appena ti fermi è sufficient­e chiuderla per ricreare rapidament­e il microclima ideale a contatto con il corpo. Si tratta di una funzione importante, tanto che alcuni modelli prevedono zip a doppio senso, che si possono aprire anche dal basso.

Nonostante lo zaino, durante una giornata invernale in montagna c’è sempre qualcosa da tenere a portata di mano: skipass, telefono, qualche banconota, una barretta energetica e, in questi anni, anche la mascherina. Quindi, che il pile sia sotto la giacca a vento o a guscio, oppure come ultimo strato nelle giornate più miti, orientati su un modello che abbia almeno le tasche in vita, utili anche per riparare le mani dal freddo.

Il pile ha diverse caratteris­tiche interessan­ti: anche dopo numerosi lavaggi non si restringe, né si sgualcisce o modifica la propria forma con l'uso. Tuttavia è in materiale sintetico (buona parte della produzione avviene usando plastica PET riciclata) e pulirlo in lavatrice rilascia nell’ambiente le cosiddette microplast­iche, particelle inquinanti dannose per flora e fauna. Per ridurre l'impatto ambientale lava il pile solo quando necessario, a basse temperatur­e, con detergenti neutri e programmi specifici per i tessuti sintetici.

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