5 Come mantenere in equilibrio le nostre cellule di grasso?
Molto dipende dall’alimentazione che seguiamo durante le fasi cruciali del nostro sviluppo: infanzia e adolescenza. È proprio in questo periodo che gli adipociti aumentano di numero. Se da piccoli ci rimpinziamo di junk-food (dolciumi, hot dog, snack e salse di ogni tipo) partiamo già con il piede sbagliato, e arriveremo all’età adulta con una sovrabbondanza di cellule di grasso, che hanno vita lunga perché si rinnovano ogni otto anni. L’importante, però, è non farle aumentare di volume, seguendo una dieta adeguata e senza eccessi. Un adipocita sano ha un volume di 60-70 nm (nanometri). Se si superano i 150 nm si entra nella fase critica, se poi si arriva a 250-300 nm si scivola nell’obesità. Quando si “gonfiano”, gli adipociti vanno in ipossia, nel senso che si riduce la quantità di ossigeno presente al loro interno, fondamentale per funzionare bene. Scarseggiando l’ossigeno, si infiammano e da qui parte tutta la cascata infiammatoria che arriva a interessare l’intero organismo. Un detonatore importante, che bisogna evitare di innescare. Per scongiurare il rischio che gli adipociti soffrano di ipossia, oltre alla dieta, bisogna evitare il fumo e uno stile di vita sedentario. Praticare con regolarità, tre volte alla settimana, un’attività motoria di tipo aerobico o di resistenza, fa sì che le fibre muscolari sotto sforzo producano irisina. È questa una molecola scoperta una ventina di anni fa dall’Harvard Medical School di Boston, che svolge tante azioni positive. Antinfiammatoria, protegge i neuroni del sistema nervoso e favorisce la formazione di adipociti beige.