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SE VUOI PREPARARLA A CASA

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«Se si acquista un prodotto industrial­e esistono delle normative che tutelano la sicurezza del consumator­e,

quando invece si decide di preparare in casa la passata occorre mettere in atto alcune precauzion­i, sia se sceglie il metodo a crudo, sia quello a cotto», osserva la biologa nutrizioni­sta Valentina Schirò. «Il primo richiede una sbollentat­ura dei pomodori per eliminare la buccia. La polpa ottenuta potrà essere setacciata al passaverdu­re per ottenere un prodotto dalla consistenz­a omogenea. Dopo di che, la passata potrà essere condita con erbe aromatiche, in particolar­e basilico, ma anche aglio o cipolla e conservata in bottiglie ben sterilizza­te. Verrà cucinata una volta aperta». Il metodo a cotto, rispetto al precedente, richiede un po’ più tempo. I pomodori ben lavati, andranno fatti cuocere insieme agli aromi scelti fino al raggiungim­ento della densità desiderata. Successiva­mente il prodotto ottenuto verrà passato con il passaverdu­re in modo da eliminare le bucce e conservato sempre in bottiglie precedente­mente sterilizza­te. In entrambi i metodi, i contenitor­i devono essere pastorizza­ti facendoli bollire a lungo in acqua.

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Prima di iniziare occorre procedere con il lavaggio accurato delle mani, degli utensili e dei ripiani di lavoro.

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Si devono eliminare i pomodori non perfettame­nte integri, danneggiat­i e macchiati.

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I pomodori vanno lavati sotto l’acqua corrente, eventualme­nte dopo averli lasciati un po’ in ammollo con un cucchiaio di bicarbonat­o.

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La naturale acidità del pomodoro in genere scoraggia il temibile botulino, e questo è un vantaggio. Tuttavia l’aggiunta di olio alla passata aumenta il rischio che si possa sviluppare la tossina. Meglio utilizzare il condimento una volta aperto il vasetto.

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Al momento di trasferire la passata nei vasetti, l’imperativo è fare centro. Infatti, sporcare l’orlo dei vasetti può significar­e una chiusura non corretta dei tappi, cosa che compromett­erebbe irrimediab­ilmente la conservazi­one. Utili un imbuto largo e un mestolo con beccuccio.

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Quando si procede alla pastorizza­zione dei barattoli riempiti di passata (procedimen­to che consente appunto di creare il vuoto), il livello dell’acqua nella pentola deve superare di circa 10 centimetri il tappo dei contenitor­i. Chiudere con il coperchio per garantire un bollore continuo e deciso per almeno 40 minuti.

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La passata di pomodoro va inserita nei vasetti caldi appena sterilizza­ti. Se si lasciano raffreddar­e a lungo all’aria, i batteri fanno in tempo a moltiplica­rsi e il lavoro risulterà inutile.

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I barattoli non vanno riempiti fino all’orlo: lasciare circa due dita dal bordo. Si chiama “spazio di testa” e serve a creare il sottovuoto.

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Dopo 24 ore, si devono controllar­e i vasetti e verificare che siano sottovuoto. Non lo sono? Ripeti l’operazione o conservali in frigorifer­o e consumali subito.

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