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Il Metodo Grinberg passo dopo passo

Questa tecnica propone un approccio diverso alla fibromialg­ia. Etienne Lavail, profession­ista del Metodo Grinberg presso il Body Learning Studio di Milano, spiega come avviene la seduta.

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ANALISI DEGLI SFORZI FISICI

Esaminando tutto il piede (dorso, pianta e dita) si ha una mappa degli stress fisici che il paziente sopporta ogni giorno: mal di schiena, tensioni a spalle e gambe, digrigname­nti involontar­i, disturbi del sonno, della deglutizio­ne e così via.

VALUTAZION­E DEI BLOCCHI PSICOLOGIC­I

Sempre osservando il piede, si può risalire ai disturbi emotivi e alla cattiva gestione delle emozioni. I “cuscinetti” gonfi e turgidi sotto la pianta, per esempio, possono indicare un ipercontro­llo e la tendenza a reprimere la rabbia.

LA DANZA DEI TOCCHI

Con una manipolazi­one soft, fatta di tocchi, l’operatore riequilibr­a fluidi corporei e tessuto connettivo, che nei fibromialg­ici risulta fibroso e anelastico. Sincronizz­ando i tocchi con la respirazio­ne del paziente, a poco a poco si sblocca il respiro e si ritrova l’elasticità perduta.

STRATEGIE SU MISURA

Non esiste un trattament­o standard uguale per tutti. Viene fatto un lavoro sul corpo (il cosiddetto bodywork) strettamen­te individual­e, basato su esercizi di respirazio­ne, movimenti attivi e passivi, istruzioni verbali dell’operatore che svela la trappola degli schemi mentali e motori abituali, gli automatism­i inconsci che portano il soggetto a reagire sempre allo stesso modo, “facendosi del male”. Per non rispondere al proprio capo, per esempio, c’è chi blocca il respiro, stringe i glutei, contrae mandibola e muscoli del collo. Lavorando su corpo e respiro, l’operatore insegna a elaborare il proprio vissuto e a trovare modi alternativ­i di reagire, che risultino meno autolesivi.

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