Storica National Geographic

I PAMPHLET ALL'ORIGINE DELL'ORRORE

-

ranze. Per liberarsi di vagabondi e mendicanti, li invitò a un banchetto, chiuse a chiave le porte e appiccò il fuoco, bruciandol­i vivi. I gitani furono sterminati o arruolati a forza nell'esercito. Quanto alla popolazion­e tedesca, in prevalenza sassone, era concentrat­a in città che avevano governi autonomi e godevano di importanti privilegi fiscali e commercial­i. In passato, gli insediamen­ti sassoni erano serviti a ripopolare zone strategich­e e a dare impulso all'economia locale, ma ora erano sempliceme­nte uno stato privilegia­to a danno della popolazion­e romena locale.

Dracula impose loro pesanti oneri fiscali e quando accennaron­o a non voler pagare bloccò il loro commercio. Fu allora che gli ungheresi e i sassoni di Transilvan­ia e Valacchia iniziarono a offrire il loro appoggio a nuovi pretendent­i al trono. I candidati non mancavano: Dan III, Vlad il Monaco – fratellast­ro di Dracula – e Basarab Laiota. La reazione di Vlad fu terribile. Quando la città sassone di Brasov appoggiò Dan III, per tutta risposta Vlad fece impalare Le denunce della crudeltà di Dracula provenivan­o da fonti tedesche (il voivoda represse duramente i sassoni sul suo territorio) e dalla corte di Mattia Corvino, contendent­e di Vlad. 30.000 persone, poi cenò tra gli impalati moribondi e diede alle fiamme Brasov. Da allora smisero di chiamarlo con il rispettabi­le appellativ­o di Dracula e gli diedero il soprannome di tse’pesh o Tepes, «l'Impalatore». Egli si firmava sempre come Wladislaus Dragwlya.

Vlad impose la propria autorità anche sul clero cattolico e non si fece remore a castigarne gli esponenti – cosa che peraltro non dispiaceva troppo ai romeni, la cui fede ortodossa era perseguita­ta in Transilvan­ia dagli ungheresi e dai sassoni cattolici –. Tutto ciò richiamò l'attenzione di papa Pio IV. Secondo un rapporto stilato per lui nel 1462 Dracula aveva assassinat­o circa 40.000 persone. Anche altre città ribelli come Sibiu, Tara Bârsei, Amlas e Fagara furono oggetto delle sue sanguinose rappresagl­ie fino a quando non si sottomiser­o nel 1460. Al di là della crudeltà personale, il comportame­nto di Vlad Tepes era dettato da una politica generale di schiacciam­ento e sottomissi­one di una minoranza privilegia­ta di origine straniera.

 ??  ?? CARTOGRAFÍ­A: EOSGIS.COM
CARTOGRAFÍ­A: EOSGIS.COM
 ??  ?? RUE DES ARCHIVES / ALBUM
RUE DES ARCHIVES / ALBUM
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy