Storica National Geographic

LA QUESTIONE DEL TRIBUTO A CESARE

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Nel Vangelo di Marco, quando gli viene chiesto se si debba pagare il tributo a Roma, Gesù risponde: «Date a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio» (12, 17). Ciò non significa che fosse a favore del pagamento delle imposte a Roma. La frase potrebbe significar­e il contrario: bisogna dare a Dio ciò che è di Dio; Israele è di Dio; se si pagasse il tributo all’imperatore, si darebbe al sovrano di Roma ciò che è di Yahweh. Pertanto, il tributo non va dato a Cesare. Probabilme­nte era questa la posizione di Gesù, seppur espressa in modo ambiguo per non avere problemi con le autorità. Questo è chiaro nelle accuse contro Gesù raccolte nel Vangelo di Luca: «Abbiamo trovato costui che incitava la nostra gente alla rivolta, proibiva di pagare il tributo a Cesare e affermava ch’egli è il Cristo Re» (23, 2).

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