DISPREZZATO DALLO ZIO
Busto di Tiberio. Come Augusto prima di lui, l’imperatore Tiberio aveva scarsa stima di Claudio, e nel suo testamento, relegò il nipote a erede «di terza categoria». Musei Vaticani. madre lo considerava un mostro ( portentum era la parola latina), e sua nonna, Livia, non gli rivolgeva neppure la parola, ritenendo il nipote degno di tutto il suo disprezzo.
Augusto si mostrava forse un poco più condiscendente con il povero ragazzino, anche se non si azzardava a mostrarlo in pubblico per timore di esporlo – ed esporsi – al ridicolo. In seguito, la sorella di Claudio, avendo udito che egli avrebbe potuto, in futuro, diventare imperatore, espresse pubblicamente la sua speranza che qualcosa di così indegno per Roma non accadesse mai.
Nonostante la sua precaria condizione fisica, Claudio fu sottoposto a una severa formazione per mano di un rigido pedagogo, uno stalliere di origine barbara che non esitava a trattarlo male. Questo non gli impedì di mostrare una spiccata inclinazione per l’erudizione e lo studio. Svetonio parla del grande