Gli antichi greci in venti secoli di storia
Aloro corre la nostra mente quando pensiamo alle origini della democrazia, della filosofia, della letteratura e del teatro, agli antichi greci pensiamo come a coloro che hanno forgiato la nostra cultura, millenni fa e, di nuovo, durante il Rinascimento. Nella loro epocale parabola storica, alcuni studiosi hanno riconosciuto un fenomeno prodigioso e miracoloso, mentre altri vi hanno invece letto il frutto di uno proficuo scambio con altre culture. Se in- dubbi sono i contatti e i rapporti che essi ebbero con altre grandi civiltà del Mediterraneo, l’autrice – docente di Lettere classiche al King’s College e specialista di cultura dell’antica Grecia – si allontana dall’annosa diatriba tra chi sostiene la loro unicità e chi ne ridimensiona i successi inserendoli in un più ampio e multiculturale Mediterraneo, trovando un interessante punto di vista: quello che vede gli antichi greci sì debitori di altre culture, ma che li vede anche eccellere nella capacità di assorbire, mediare, sviluppare ed esportare quanto elaborato, nel Mediterraneo e oltre. Sono dieci in particolare le «brillanti qualità» che l’autrice individua negli antichi greci, associando ciascuna ad altrettanti periodi della loro storia e ambientandole in dieci diverse aree geografiche. Vivacità d’intelletto, curiosità e competitività furono tra le peculiarità – «difficili a riscontrarsi nel medesimo amalgama e in tale concentrazione» – di un popolo la cui parabola coprì ben due millenni. Il volume si propone come un viaggio nella storia che diviene un viaggio per mare, in quel Mediterraneo che tanta parte ebbe nella vita quotidiana e culturale dell’antica Grecia. (A.G.)