LA SPARTIZIONE DELL’IMPERO
La morte di Alessandro a Babilonia, nel 323 a.C., comportò la divisione del suo vasto impero tra i suoi generali più vicini e fedeli, i diadochi (successori diretti), come indicato nella mappa. Perdicca assunse la carica di reggente dell’Impero, la cui amministrazione era così suddivisa: Antipatro era al governo in Macedonia e Grecia, Lisimaco in Tracia, Antigono in Panfilia, Licia e Frigia, Eumene in Paflagonia e Cappadocia e Tolomeo in Egitto. Tuttavia questi domini subirono ben presto dei cambiamenti e nei successivi quarant’anni si susseguirono guerre e cospirazioni per impadronirsi di tutto il potere: Perdicca fu assassinato nel 321 a.C. ed Eumene fu condannato e giustiziato nel 317 a.C. Verso il 306 a.C. Antigono, Tolomeo, Lisimaco, Cassandro e Seleuco adottarono il titolo di re, e nel 281 a.C. erano già nati tre grandi regni, ciascuno retto da una dinastia: gli Antigonidi in Macedonia, i Tolomei in Egitto e i Seleucidi in Asia Minore.