IL SIMBOLO DI VENEZIA
Il leone alato che svetta sulla colonna di piazza San Marco a Venezia, si trova in molte città controllate dalla Serenissima, a testimonianza del potere, anche terrestre, che la città dei dogi esercitò. no tanti e le forze da opporre poche. Si arrivò così a una trattativa di pace di compromesso. Nell’estate del 1381 si riunirono a Torino i rappresentanti di Genova, Venezia, del re d’Ungheria, del patriarca di Aquileia, dei Carraresi e dei Visconti. L’8 agosto fu sottoscritta la pace, con la quale Venezia cedeva all’Ungheria Cattaro e riconfermava il possesso ungherese della Dalmazia; cedeva inoltre Treviso al duca d’Austria e riconosceva l’indipendenza di Trieste. Genovesi e veneziani concordarono una politica di non intervento per due anni a Costantinopoli, contesa da ormai quasi due secoli, e a rinunziare per il medesimo lasso di tempo ai viaggi alla volta della colonia di Tana nel Mar Nero. I Carraresi restituirono a Venezia i territori occupati, ma ottennero alcuni diritti dei quali erano stati privati nel 1373, inclusa la concessione di fortificare lungo il confine con i territori veneziani. Venezia cedeva molte delle precedenti conquiste, ma la sua solidità interna le consentì di riacquistare di lì a poco le posizioni perdute
sia sul mare sia in terraferma, grazie anche all’amicizia dei fiorentini. Nel 1405, spazzata la signoria scaligera ed eliminata quella dei Da Carrara, Verona e Padova passavano a Venezia, che intanto aveva riacquistato la sua egemonia sulla Dalmazia, sull’isola di Corfù e sulle coste greche del sud, importanti per la navigazione mediterranea. Con la crisi del ducato milanese successiva alla scomparsa nel 1402 di Giangaleazzo Visconti, avrebbero intrapreso nuovamente l’espansione verso la terraferma.
La guerra di Chioggia, pur importante e seriamente minacciosa per la Serenissima, si sarebbe così rivelata solo una parentesi nella sua affermazione. Il conflitto con Genova aveva, come conseguenza indiretta, avvantaggiato gli ottomani che puntavano alla conquista di quel che restava dell’impero bizantino, del quale negli ultimi decenni le due città, nonostante le loro rivalità, erano state garanti.