L’enigma degli uomini decapitati di York
I resti di ottanta uomini, molti dei quali decapitati, hanno rivelato indizi sui movimenti migratori avvenuti all’interno dell’Impero romano
PER RAGIONI che ancora non sono chiarite, quasi la metà degli scheletri rinvenuti nell’antico cimitero di Eboracum furono decapitati, come mostra il taglio di questa vertebra del collo, e sepolti con la loro testa collocata di lato. Tutti i corpi erano di giovani uomini, di meno di 45 anni, più alti della media, il che suggerisce che si potesse trattare di soldati o gladiatori.
In Inghilterra, tra il 2004 e il 2005, durante uno scavo archeologico in un cimitero dell’antica città romana di Eboracum, l’attuale York, sono stati scoperti gli scheletri di ottanta uomini; la metà di questi erano stati decapitati. Il mistero di chi fossero queste persone e delle ragioni per cui fossero state decapitate si è mantenuto da allora, anche dopo che nel 2010 i ricercatori hanno scoperto che, di 18 scheletri esaminati, solo cinque erano di York, mentre gli altri sembravano provenire da qualche località situata nell’Est dell’Europa.
Erano gladiatori?
Sono stati recentemente pubblicati nuovi risultati che rivelano altri dati sull’origine dei corpi. L’analisi del DNA di sette individui mostra che sei di questi provenivano dal Galles, ma il settimo presenta coincidenze genetiche con gli attuali abitanti della Palestina e dell’Arabia Saudita, e gli studi effettuati sui denti ha rivelato che visse nella valle del Nilo o in una zona del Vicino Oriente.
Inoltre, uno scheletro presenta segni di morsi, il che potrebbe indicare che si trattava di un gladiatore morto durante una lotta contro le belve. Poiché a Eboracum si insediò un’importante guarnigione romana, alcuni corpi potrebbero essere di legionari. Ma ancora non si è ottenuta una spiegazione a proposito del fatto che tanti corpi siano stati decapitati.