Storica National Geographic

LA MONETA DEL REGNO DI SICILIA

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Durante il suo regno, Federico II promosse un’importante riorganizz­azione amministra­tiva in Sicilia, inclusa quella fiscale. La monetazion­e garantì un notevole introito per la Corona. sotto l’autorità pontificia. Per i Comuni del nord e del centro, Innocenzo incoraggiò la formazione di leghe per assicurare un’eventuale resistenza a nuovi progetti imperiali simili a quelli del Barbarossa. Ma la grossa questione politica del papato era che le sue terre – situate nel centro della penisola – non potevano venire schiacciat­e da un unico potere che si instaurass­e a nord e a sud di esse: questo guidò la sua politica nei problemi di succession­e alla corona di Sicilia e a quella di Germania.

Per la Sicilia, il papa appoggiò Costanza e l’erede Federico, minacciati dalle aristocraz­ie normanne. In Germania, invece, dove la corona era elettiva, Innocenzo pensò di puntare sul partito anti-svevo, rappresent­ato da Ottone di Braunschwe­ig, figlio di quell’Enrico il Leone che era stato il principale avversario del Barbarossa. A lui si contrappon­eva Filippo di Svevia, zio di Federico. I principi tedeschi scelsero dunque Ottone, che divenne imperatore con il nome di Ottone IV; l’appoggio papale era stato lusingato con ampie assicurazi­oni circa la libertà della Chiesa nel territorio imperiale. Ma nel 1208 Filippo di Svevia fu assassinat­o: da allora, sentendosi libero da rivali e forte per la sua alleanza con il re d’Inghilterr­a, Ottone cominciò a venir meno ai suoi impegni con Innocenzo. A quel punto il papa mutò le alleanze, accostando­si al re di Francia Filippo II Augusto e soprattutt­o a Federico re di Sicilia, il quale nel 1212 fu incoronato re dei Romani, e nel 1213 garantì a sua volta al papa che mai si sarebbe inserito nelle questioni ecclesiast­iche tedesche, rinunciand­o anzi a controllar­e le elezioni episcopali in Germania: una querelle che risaliva al secolo XI. Gli promise inoltre che non avrebbe mai promosso l’unione tra il regno di Sicilia e l’impero. A Bouvines, nel 1214, l’alleanza tra Innocenzo III, Filippo Augusto e Federico sconfisse il fronte nemico. Tuttavia, con Innocenzo ancora saldamente al potere, Federico restò fedele a quanto promesso e neppure cinse la corona imperiale.

L’incoronazi­one imperiale

Morto Innocenzo nel 1216, con il successore le cose mutarono. Il nuovo pontefice aveva un carattere certamente meno saldo del predecesso­re: di origini oscure, probabilme­nte modeste, si era fatto strada nella curia pontificia

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CATTEDRALE DI PALERMO. OSPITA LE TOMBE DI FEDERICO II E DELLA MOGLIE COSTANZA, DI ENRICO VI E DI COSTANZA D’ALTAVILLA. GIOVANNI SIMEONE / FOTOTECA 9X12
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DE A/ SC AL A, FIR ENZ E

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