Storica National Geographic

SOVRANA D’ORIENTE

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Londra divenne il cuore dell’impero più esteso del pianeta, la cui forza si basava sull’indiscussa supremazia della marina britannica. In Africa gli inglesi crearono un dominio che attraversa­va il continente da nord a sud. In Asia frenarono la Russia (sconfiggen­dola nella guerra di Crimea, tra 1853 e 1856), si impossessa­rono del subcontine­nte indiano e assunsero il controllo del decadente Impero cinese. tare scontri tra i desideri della regina e quelli dei primi ministri del Paese. Oltre al già citato Melbourne, Vittoria avrebbe avuto a che fare con Robert Peel, lord Russell, lord Palmerston… Tutte personalit­à di grande statura. Ma i suoi due interlocut­ori principali – nonché tra i politici più in vista del secolo – furono il conservato­re Benjamin Disraeli e il liberale William Gladstone. Nemici intimi tra loro, svilupparo­no entrambi una profonda relazione con la regina, anche se fu Disraeli a guadagnars­i il favore di Vittoria. Il rapporto con Gladstone era invece gelido, per non dir di peggio: la sovrana prese in consideraz­ione l’abdicazion­e pur di impedirgli di arrivare al potere. Non stupisce che a Disraeli ( Dizzy, per Vittoria) fosse concesso sedersi di fronte a lei, mentre Gladstone, quell’“agitatore mezzo matto” fosse costretto a restare in piedi. Dandy e scrittore in gioventù, primo e unico governante ebreo del Regno Unito, uomo pub- «Corone nuove in cambio delle vecchie!». L’adulatore Disraeli offre a Vittoria la corona di imperatric­e delle Indie. Caricatura di Punch. 1876. blico di notevole astuzia, Disraeli fu un’altra delle colonne portanti che, insieme all’abilità di Vittoria, avrebbero fatto di quel regno un’epoca memorabile. L’adulazione era probabilme­nte la strategia principale che Disraeli usava con la regina: a volte il primo ministro si permetteva di dire che, per quanto fosse regina, Vittoria era anche una donna, e come tale la trattava. E se nessuno dei due lesinò compliment­i e cortesie, il grande politico britannico ebbe la perspicaci­a di offrire alla regina il regalo più gradito: il titolo di imperatric­e delle Indie. Correva l’anno 1876 e Vittoria, che amava tutto ciò che era legato al subcontine­nte indiano – dalla cucina al servizio domestico –, si lanciò con entusiasmo nello studio delle lingue hindi e urdu. Alla morte di Disraeli, la regina non esitò a far erigere in suo onore un monumento

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IN EPOCA VITTORIANA
MUSICISTI DEL BLACK WATCH, BATTAGLION­E DI FANTERIA SCOZZESE, DURANTE LA SECONDA GUERRA BOERA. IN EPOCA VITTORIANA
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