LA MALEDIZIONE DI ATEIO
SECONDO PLUTARCO il tribuno della plebe Gaio Ateio Capitone, non potendo impedire la partenza dell’esercito di Crasso per una guerra che considerava ingiusta, «pronunciò contro di lui imprecazioni spaventose, invocando dèi terribili e strani». I suoi concittadini, spaventati, ritennero che ciò avrebbe
attirato su Roma una maledizione.