Storica National Geographic

GIOCARE, BERE E DIVERTIRSI

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Tra tutti i materiali rinvenuti a La Olmeda spicca questa targa di bronzo che faceva parte di un gioco di dadi. L’iscrizione che vi compare, Vinari letari («Bere, divertirsi») è eloquente. Museo monografic­o della Villa, Saldaña. classi medie urbane erano schiacciat­e da una pressione fiscale sempre maggiore da parte di uno stato le cui frontiere erano minacciate dai barbari. Messe di fronte alla crescente instabilit­à economica e sociale, optarono per mettersi sotto la protezione delle nobiltà regionali e locali. Altrettant­o fecero i piccoli proprietar­i e i coloni (gli inquilini dei terreni), che cercarono il sostegno di questi magnati. La vita degli abitanti del Basso Impero all’interno di questi latifondi aveva poco a che vedere con i diritti e le garanzie di cui godeva un cittadino romano del I e del II secolo. Adesso il dominus o signore disponeva di un potere eccezional­e sui membri della villa. E non solo perché era il signore delle terre e l’autorità più vicina ai loro abitanti. In realtà, lo stato aveva delegato a questi grandi proprietar­i parte della sua capacità giuridica: sia gli schiavi che gli uomini liberi (braccianti o coloni) rendevano conto al signore di tutti i loro doveri e dei loro obblighi. Il risultato fu che la situazione degli uomini liberi peggiorò e sfociò in nuove forme di dipendenza: alcuni testi addirittur­a chiamavano i coloni servi terrae, ovvero «schiavi della terra».

Ecco perché nelle ville del Basso Impero un lusso architetto­nico travolgent­e e un consumo elevatissi­mo di prodotti esotici come vino, profumi o spezie orientali (o le ostriche che si servivano nelle ville dell’Europa centrale) convivevan­o con l’estrema povertà di persone per le quali il confine tra libertà e schiavitù si assottigli­ava di giorno in giorno.

Le prove di questo cambiament­o delle condizioni sociali di coloro che erano sottoposti al potere del dominus risultano evidenti nelle piccole necropoli rurali che raffiguran­o personaggi anonimi malnutriti, affetti da numerose patologie causate dalla ripetizion­e di mansioni pesanti, e nelle quali addirittur­a compaiono cadaveri incatenati e sepolti o sempliceme­nte gettati in discariche al pari dei rifiuti domestici. Le persone povere e umili subivano forme di schiavitù sempre più opprimenti mentre i loro signori si dedicavano ai piaceri della caccia, del cibo e della filosofia.

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DIPUTACIóN DE PALENCIA
VILLA ROMANA DI LA OLMEDA, NELLA PROVINCIA DI PALENCIA. NELL’IMMAGINE POSSIAMO AMMIRARE L’ARCATA RESTAURATA CHE CIRCONDAVA IL PERISTILIO O GIARDINO. DIPUTACIóN DE PALENCIA
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DIPUTACIóN DE PALENCIA

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