Storica National Geographic

LA PROTETTRIC­E DEI NAVIGANTI

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Statua in legno della dea dei mari: Mazu, Tianfei o Tianhou. Era venerata a bordo delle navi di Zheng He. Museo marittimo, Quanzhou. forza da parte dei cinesi per rilanciare o promuovere il commercio tributario e garantire l’arrivo di forniture di base come medicine, pepe, zolfo, stagno o cavalli.

Le sette grandi spedizioni di Zheng He, che ebbero luogo tra il 1405 e il 1433, furono in effetti una dimostrazi­one del potere navale cinese. Si trattava di flotte molto grandi: quella del primo viaggio era costituita da 255 navi, 62 delle quali erano“navi del tesoro”, baochuan, di grandi dimensioni. Il resto si divideva tra imbarcazio­ni di media grandezza per il trasporto dei cavalli, machuan, e numerosi battelli che trasportav­ano soldati, marinai e personale vario in appoggio alle imponenti“navi del tesoro”. Oltre 600 funzionari, tra medici, astrologi, cartografi e burocrati, controllav­ano i 27mila naviganti, una forza composta da esperti marinai della costa di Fujian, da musulmani e da migliaia di detenuti.

Le navi seguivano un itinerario iniziale prefissato. Uscendo dai cantieri dello Yangzi viravano verso sud, approdavan­o a Fujian, dove assoldavan­o marinai

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