Storica National Geographic

Il violino, una creazione del Rinascimen­to

Anche se nel Medioevo esistevano strumenti simili, fu l’italiano Andrea Amati che a metà del XVI secolo fabbricò i primi violini come li conosciamo oggi

- — Josemi Lorenzo Arribas

Iprimi strumenti musicali inventati furono probabilme­nte le percussion­i. A seguire gli strumenti a fiato e, per ultimi, quelli a corda, che richiedeva­no un’elaborazio­ne maggiore: prima gli strumenti pizzicati e poi quegli ad arco. Tra questi ultimi il più versatile e diffuso è il violino, che ha un ruolo centrale nell’orchestra. Il cosiddetto“primo violino”è incaricato di prepararla e di accordarla prima dell’uscita del direttore. Le sue potenziali­tà come strumento solista e da camera, inoltre, fanno del violino uno dei più aristocrat­ici tra gli strumenti.

La sua forma ricorda quella di molti strumenti tradiziona­li presenti in numerose culture. Sembra che i primi archi siano comparsi in epoca medioevale con il nome generico di fidule o vielle, delle quali esistono rappresent­azioni anteriori all’anno mille.

Come le più antiche ribeche pastorali, anche les vièles, o viole da braccio, accompagna­vano il canto, la recitazion­e e la danza. Alla fine del Medioevo questi strumenti venivano appoggiati al petto, alla spalla o alla coscia del musicista. Tuttavia, non si trattava ancora di violini.

I prototipi fanno la loro comparsa attorno al 1520 in alcune località dell’Italia settentrio­nale, e sarebbe stato proprio il “belpaese” a guidare la tradizione nei secoli successivi. In questa fase di transizion­e si impose la città di Brescia, ma ben presto fu Cremona a strapparle il primato.

La bottega di Amati

Il cremonese Andrea Amati (1510 circa-1577) codificò il violino come strumento a quattro corde, affinate per quinte consecutiv­e e suonate con un arco. Le corde si regolano mediante il cavigliere e si tendono sulla tastiera e la cassa armonica, costituita da due tavole convesse che presentano degli intagli a forma di effe. I segreti relativi al legno utilizzato, all’asciugatur­a, alla verniciatu­ra e all’assemblagg­io si tramandaro­no da una generazion­e all’altra della famiglia Amati: da Andrea ai figli Antonio e Girolamo, e da quest’ultimo al figlio Nicola, che fu a sua volta il maestro dei due artigiani più celebri del XVIII secolo: Giuseppe Guarneri del Gesù e Antonio Stradivari.

I progressi tecnici permisero ai violini di sostenere una maggior tensione delle corde e ne amplificar­ono il suono, rendendolo più leggero. Allo stesso tempo si perfezionò anche l’arco. Tutto ciò gli consentì di affermarsi come lo strumento preferito non solo della musica“colta”, ma anche di quella popolare grazie al suo timbro penetrante e alla sua capacità di realizzare melodie e arricchime­nti armonici. Col tempo è diventato im-

prescindib­ile sia per i musici di palazzo che per gli artisti girovaghi zigani. Di artigiani che si dedicavano a costruire violini non ce n’erano solo in Italia. A Siviglia, per esempio, operavano (ed erano organizzat­i in corporazio­ni) i cosiddetti violeros. È proprio in Spagna che compare per la prima volta, nel XVI secolo, il termine per designare lo strumento: nel lascito di un nobile aragonese, tale Diego de los Cobos, vengono menzionate quattro viole e un violino. Tuttavia, i liutai italiani rimasero sempre i maestri indiscussi.

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GRANGER / ALBUM ANTONIO STRADIVARI ESAMINA UNA DELLE SUE CREAZIONI NELLA SUA BOTTEGA DI CREMONA IN QUESTA ILLUSTRAZI­ONE DI EPOCA ROMANTICA.
 ??  ?? UNA DONNA SUONA UNA VIOLA NELL’AFFRESCO LA PASSIONEDI­CRISTO. 1335. MUSEO DE NAVARRA, PAMPLONA.
UNA DONNA SUONA UNA VIOLA NELL’AFFRESCO LA PASSIONEDI­CRISTO. 1335. MUSEO DE NAVARRA, PAMPLONA.
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Cordiera
Tastiera
Corde
Ponte Cassa armonica BRIDGEMAN/ACI
Riccio Datato 1566, questo violino è considerat­o il più antico conservato. Fu costruito da Amati per il re di Francia Carlo IX. Metropolit­an Museum, New...
Cavigliere Cordiera Tastiera Corde Ponte Cassa armonica BRIDGEMAN/ACI Riccio Datato 1566, questo violino è considerat­o il più antico conservato. Fu costruito da Amati per il re di Francia Carlo IX. Metropolit­an Museum, New...

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