Lettere ai re vassalli
CON IL NOME di Lettere di Amarna ci si riferisce alla corrispondenza diplomatica intercorsa tra l’Egitto e i Paesi stranieri, vassalli e non, durante i regni dei faraoni Amenofi III e Akhenaton. Incisi su tavolette di argilla e scritti in caratteri cuneiformi, questi testi fanno luce sui matrimoni diplomatici di alcuni sovrani egizi del Nuovo regno con le figlie di governanti stranieri.
IN UNA DI QUESTE LETTERE uno dei governanti stranieri scrive al faraone: «Ho inviato mia figlia a corte per il re mio signore, mio dio, mio dio solare». In un’altra epistola, invece, il faraone chiede a un governante siriano, tributario dell’Egitto: «Manda tua figlia al re, tuo signore, e come regalo invia trenta servi in buona salute, e manda anche carri d’argento e cavalli sani e robusti».