OLTRE A COMBATTERE, AMMINISTRARE
Icenturioni non erano solo il braccio armato di Roma: rappresentavano anche l’autorità romana in regioni dove la struttura amministrativa non era sviluppata. In certe circostanze la popolazione locale si rivolgeva a loro in cerca di giustizia. Così, per esempio, nel 193 d.C. un certo Syros scrive al centurione Amonio Paterno lamentandosi del fatto che gli esattori di una tassa in natura gli hanno ingiustamente richiesto il pagamento di un’artaba di grano (ovvero all’incirca 25 litri) e che per questa ragione hanno maltrattato sua madre. In considerazione di questo ruolo amministrativo, i centurioni dovevano avere non solo capacità militari, ma anche aver ricevuto una formazione che gli consentisse come minimo di leggere e scrivere.