Storica National Geographic

MUTAZIONI E DIVERSITÀ UMANA: LA GUIDA DELLE NOSTRE ORIGINI

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Nei geni, che sono unità d’informazio­ni contenute nel nostro DNA, si possono produrre mutazioni o modificazi­oni casuali che determinan­o la variabilit­à all’interno della specie. Le mutazioni genetiche agiscono come marcatori della diversità umana e, dato che è possibile calcolarne il momento della comparsa, permettono di ricostruir­e a ritroso il percorso fino all’origine della nostra specie. Lo studio della mappa genetica umana ha permesso di calcolare il tempo di gestazione e divergenza dei differenti aplogruppi che costituisc­ono il nostro genoma. Un aplogruppo (dal greco aplous, unico, semplice) è un insieme di mutazioni del DNA che tendono a essere trasmesse insieme. Tra le popolazion­i africane attuali, le più diverse e antiche del pianeta, sono stati identifica­ti una dozzina di aplogruppi. Il più recente si chiama L3, si è formato circa 83mila anni fa ed è l’origine da cui discendono i due lignaggi non africani che si sono espansi nel resto del mondo, detti M e N. In questi lignaggi si trovano mutazioni che non sono presenti nelle popolazion­i africane. Il grafico qui sopra illustra il cromosoma Y di un nativo americano maschio, mettendo in evidenza le mutazioni che indicano la sua lontana origine africana.

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