Storica National Geographic

LA CUPOLA DI MICHELANGE­LO

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QUANDO FU NOMINATO ARCHITETTO pontificio nel 1546, Michelange­lo riprese il modello di pianta centrale proposto da Bramante, ma ne aumentò la luminosità per mezzo di una cupola maggiore che doveva poggiare su un tamburo ancora più elevato. Nel disegno di questa nuova cupola è evidente l’influenza di Brunellesc­hi. Buonarroti scrisse a Firenze nel 1547 richiedend­o dettagli tecnici sulla cupola di Santa Maria del Fiore, il cui disegno a doppia calotta era a sua volta ispirato al Pantheon di Roma. Puntava in questo modo ad aumentare la luce naturale, dando al visitatore l’idea di una superficie interna di grande leggerezza, sostenuta dalla più pesante struttura esterna. La parte interna, costruita lavorando da dentro, è perfettame­nte emisferica, mentre quella esterna ha una più robusta forma ovoidale. Michelange­lo non arrivò a vedere terminata la cupola. Il progetto fu ereditato da Giacomo della Porta, il quale si incaricò di adattare il progetto e di dirigere i lavori, che si conclusero nel 1590.

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PONTEGGIO SOSPESO PER I LAVORI ALL’INTERNO DELLA CUPOLA DI SAN PIETRO. 1740. BIBLIOTECA DELL’ACCADEMIA NAZIONALE DEI LINCEI E CORSINIANA, ROMA.

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