I primi cani erano così
Scoperte in Arabia Saudita immagini di cani risalenti a ottomila anni fa
La lenta divulgazione del ricco patrimonio archeologico dell’Arabia Saudita sta riservando grandi sorprese ai ricercatori. Un recente studio ha rivelato che nelle incisioni rupestri di due siti sauditi, Shuwaymis e Jubbah, si conservano le più antiche rappresentazioni di cani conosciute fino a oggi.
La ricerca, pubblicata sul Journal of Anthropological Archaeology, ha analizzato le rappresentazioni in entrambi i siti, dove sono raffigurati animali selvatici e scene di caccia con cani che aiutano gli uomini a catturare gazzelle, stambecchi ed equidi selvatici.
A Shuwaymis sono state individuate rappresentazioni di cani in 52 pannelli su un totale di 273. A Jubbah, invece, ne sono state localizzate 127 su un totale di 1131 pannelli. In alcuni pannelli di entrambi i siti archeologici compaiono fino a 21 cani contemporaneamente. Ciò indica una massiccia presenza e perfino una sorta di riproduzione controllata da parte dell’uomo.