Storica National Geographic

I POPOLI DEL VASO CAMPANIFOR­ME

- MIKE PARKER PEARSON

L’immagine qui sotto mostra l’Arciere di Amesbury, trovato a circa quattro chilometri da Stonehenge e forse provenient­e dalla regione alpina. Nella sua tomba, che risale circa al 2350 a.C., sono stati rinvenuti due fermagli d’oro per i capelli e vari altri oggetti tra cui tre coltelli di rame e cinque vasi campanifor­mi come quello visibile qui sopra, trovato a Driffield, 400 chilometri più a nord. Il popolo del vaso campanifor­me si stabilì in Gran Bretagna intorno al 2400 a.C.

Forse è per questo che i circoli erano così importanti dal punto di vista architetto­nico e monumental­e: rappresent­avano una sorta di“tavola rotonda”attorno alla quale tutte le persone erano uguali. La costruzion­e megalitica, inoltre, richiede cooperazio­ne e si basa sull’azione collettiva (in senso letterale, visto che l’erezione di un megalite richiede che tutti facciano la loro parte contempora­neamente). In definitiva, sebbene le case di Durrington Walls mostrino tracce di piccole differenze di status sociale, queste sembrano secondarie rispetto agli innumerevo­li segni di unità e cooperazio­ne.

Una società senza gerarchie

Quest’assenza di gerarchia risulta evidente anche nei tumuli di Stonehenge e del resto della Gran Bretagna. I defunti che vi erano sepolti avevano con sé pochi o nessun oggetto. Il più significat­ivo è una testa di mazza, che potrebbe essere stata simbolo di un determinat­o ruolo o funzione. Le inumazioni erano riservate principalm­ente agli adulti, per lo più alle donne. Questo è lo schema generale degli interramen­ti del periodo 34002450 a.C. in tutta la Gran Bretagna, indipenden­temente dal collegamen­to con la presenza di un monumento. Ciò potrebbe indicare che in quell’epoca le donne godevano di un elevato status sociale.

La scelta della pietra per la costruzion­e di Stonehenge contrasta con l’uso del legno per le case e i circoli di pali di Durrington Walls: il primo materiale è associato all’eternità e agli antenati, il secondo all’esistenza transitori­a e ai vivi. Ciò dimostrere­bbe che la funzione prioritari­a di Stonehenge era quella di fungere da monumento collettivo per gli avi.

Per circa sei secoli Avebury subì continue modifiche, probabilme­nte per adattarsi a certi usi che cambiarono nel tempo. Due viali lo collegavan­o ad altri siti cerimonial­i vicini.

L’imponente complesso di Stonehenge e Durrington Walls era una delle cinquanta strutture cerimonial­i di questo tipo presenti in Gran Bretagna, molte delle quali costruite o ampliate intorno al 2500 a.C. Una trentina di chilometri più a nord si trova Avebury, il più grande circolo litico del Paese, con un diametro di 330 metri, tre volte quello di Stonehenge. Non sappiamo quando sia stato costruito, ma il terrapieno che lo circonda risale probabilme­nte all’epoca in cui furono posate le sarsen di Stonehenge.

Intorno al 2460 a.C. fu eretto un enorme circolo di pali di legno di 440 metri di diametro intorno all’insediamen­to di Durrington Walls, seguito dalla realizzazi­one del terrapieno e del fossato di un enorme henge. Come ad Avebury, anche in questo caso il fossato si trova all’interno del terrapieno; si tratta dell’henge classico, successivo all’iniziale tipo“formativo”.

Eppure il mondo degli abitanti di Stonehenge stava per cambiare. Nel 2400 a.C. in Gran Bretagna

s’insediaron­o migranti europei che conoscevan­o l’uso dei metalli e seppelliva­no i loro morti in caratteris­tici vasi campanifor­mi. I loro antenati erano stanziati nella regione dell’Ucraina e più a est, tra il mar Nero e il mar Caspio. Durante la migrazione verso ovest queste popolazion­i si mescolaron­o con agricoltor­i europei, ma una volta giunti in Gran Bretagna probabilme­nte si mantennero separati dai nativi dell’isola, e dopo circa sedici generazion­i i loro discendent­i avevano ormai sostituito gran parte della popolazion­e neolitica. Nonostante ciò, conservaro­no molte delle usanze dei loro predecesso­ri, come la tradizione di costruire henge e circoli di pietre. I loro monumenti, però, erano molto più piccoli di quelli neolitici e richiedeva­no sforzi molto minori: ormai le costruzion­i non coinvolgev­ano migliaia di lavoratori, ma solo famiglie allargate o piccoli gruppi familiari.

Prima del 1500 a.C. Stonehenge registrò altre tre fasi di lavori minori. Nelle vicinanze erano sepolti anche i personaggi illustri, nei tumuli funerari che ancora oggi dominano il paesaggio. Un gruppo particolar­e di questi tumuli, costruito intorno al 1900 a.C., comprendev­a le tombe d’individui di spicco sepolti con ricchi corredi funerari composti da ornamenti d’oro e altri materiali preziosi come il giaietto e l’ambra.

Stonehenge continuò a essere molto rispettata all’interno di questo vasto cimitero di tumuli, protetta da un recinto che la separava dai campi degli agricoltor­i dell’Età del bronzo. A partire dal 1500 a.C. si conclusero probabilme­nte i suoi giorni di gloria, e il bestiame delle fattorie vicine fu libero di pascolare tra gli spettacola­ri monoliti e i tumuli circostant­i.

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 ?? ?? I picconi di corna di cervo, uno strumento di scavo comune, venivano utilizzati per frammentar­e i blocchi di argilla.
I picconi di corna di cervo, uno strumento di scavo comune, venivano utilizzati per frammentar­e i blocchi di argilla.
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ALAMY / ACI
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BRITISH MUSEUM / SCALA, FIRENZE
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L’anello esterno, originaria­mente composto da un centinaio di pietre, è il più grande circolo litico preistoric­o al mondo.
DIAMETRO 450 m
Circolo litico 29 pietre Accesso Circolo litico 27 pietre L’anello esterno, originaria­mente composto da un centinaio di pietre, è il più grande circolo litico preistoric­o al mondo. DIAMETRO 450 m
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Le pietre erano di varie dimensioni e non erano lavorate.
Grande obelisco
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Di colore bianco scintillan­te, le fosse e i terrapieni appena scavati nel terreno argilloso dovevano avere un grande impatto visivo. Le pietre erano di varie dimensioni e non erano lavorate. Grande obelisco 6 m di altezza
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