SAN PIETRO: DALLA NECROPOLI ALLA BASILICA
cioè il monumento costruito nel II secolo sul luogo di sepoltura dell’apostolo Pietro, accanto al circo dove forse morì martire, si trovava al centro della necropoli Vaticana. Situato in uno spazio aperto chiamato dagli archeologi campo P, era delimitato da un muro rosso di 2,45 metri di altezza, sul cui lato orientale si aprivano due nicchie o loculi sovrapposti. La nicchia a livello del suolo era delimitata da due colonnine di 1,42 metri di altezza che sostenevano una mensola in marmo travertino. Al di sotto della nicchia si trovava un vano sotterraneo di meno di un metro di profondità, ricoperto in epoche successive da diverse lastre di marmo sovrapposte e da due lastre di piombo. Questo spazio è stato identificato con la più antica e semplice tomba dell’apostolo Pietro.
la necropoli Vaticana fu interrata sotto la nuova basilica di San Pietro. Sul luogo del trofeo di Gaio fu costruito un monumento commemorativo, la Memoria Petri. Conosciuta solo grazie a una raffigurazione del V secolo presente sul lato posteriore della capsella di Samagher (un cofanetto reliquiario in avorio) la Memoria Petri consisteva in una struttura a forma di parallelepipedo che copriva il trofeo di Gaio, circondata da una balaustra e sormontata a sua volta da un baldacchino sostenuto da quattro colonne tortili. Nel VII secolo venne costruita una nuova struttura e l’altare principale della basilica vi fu collocato direttamente sopra.
sopra la necropoli Vaticana interrata, si trovano la confessione, addossata alla parete rossa del trofeo di Gaio, l’altare di Clemente VIII e l’immenso baldacchino di Bernini.