IL BANCHETTO
Un ruolo fondamentale nelle società celtiche era svolto dal banchetto, in quanto questi atti sociali contribuivano a rafforzare i legami tra gli aristocratici e la loro clientela. Era lo status sociale dei partecipanti a determinare la posizione che occupavano intorno al tavolo o la quantità di carne che ricevevano, e dunque il banchetto serviva a stabilire una gerarchia d’individui, confermando e al contempo rafforzando i rapporti clientelari esistenti. Era anche l’ambiente perfetto dove i nobili potevano far mostra della loro generosità, uno degli elementi fondamentali dell’ideale aristocratico celtico, e ricevere così le lodi cantate dai bardi in loro onore.
Le fonti letterarie irlandesi spiegano che spesso i partecipanti al banchetto si sfidavano in duelli di eloquenza in cui difendevano i rispettivi meriti. Colui che veniva decretato vincitore riceveva il taglio migliore dell’animale, di solito un suino. Il racconto irlandese La storia del maiale di Mac Datho descrive un banchetto tra gli uomini dell’Ulster e del Connacht che si contendono tale premio. La discussione si conclude drammaticamente quando il miglior guerriero dell’Ulster, Conall Cernach, mostra la testa insanguinata del suo omologo del Connacht, Anlúan, che ha appena ucciso, dimostrando così di essere lui a meritare la porzione del campione.
È possibile che l’usanza d’inserire nel corredo funebre anche alcune stoviglie rifletta la convinzione che attraverso i riti funebri il defunto venisse condotto a un banchetto supremo che avrebbe consumato in compagnia di eroi e divinità.