LA RELIGIONE E L’ALDILÀ
La cultura celtica era caratterizzata dall’esistenza di una serie di divinità comuni agli insediamenti di tutta l’Europa. Talvolta venivano chiamati con lo stesso nome, come Lug / Lugus, uno degli dei principali, e a volte di divinità equivalenti, come il gallico Sucellos (dio dell’agricoltura e delle foreste) e l’irlandese Dagda. La religione dei celti era politeista e i rituali svolgevano un ruolo centrale. Le fonti classiche parlano anche dell’esistenza di una classe sacerdotale in alcuni territori dell’Europa celtica come la Gallia e la Britannia. Si trattava dei famosi druidi, figure tanto celebri quanto di non facile interpretazione. Rappresentavano un’élite intellettuale che fungeva da depositaria della tradizione e da mediatrice tra gli uomini e gli dei. Ma la sfiducia dei celti nei confronti dei testi scritti e l’affidamento delle conoscenze alla trasmissione orale hanno portato alla completa perdita del sapere druidico. Gli archeologi hanno individuato un gran numero di siti che in origine erano santuari, come Gornaysur-Aronde (Francia), Emain Macha (Irlanda) e Libenice (Repubblica Ceca). Grazie agli studi condotti dai ricercatori è stato possibile documentare i rituali che vi si svolgevano, tra i quali compaiono il sacrificio di animali (e in alcuni casi di persone) e l’esposizione del bottino sottratto ai vinti, di armi o in alcuni casi anche di teste mozzate. La decapitazione dei nemici e l’esposizione dei teschi è un altro rituale ampiamente documentato in tutta l’Europa celtica.