Storica National Geographic

Storie di confini, guerre e trincee nel mondo

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Iconfini sono invenzioni umane antichissi­me. In tutto il corso della storia dell’umanità queste linee, recinzioni, muri e relativi chekpoint sono stati rivestiti di un potere immenso, e la loro modifica ha segnato la sorte d’intere popolazion­i. Fa bene lo storico e filosofo del diritto James Crawford a definirli “maledetti” perché trovarsi dall’una o dall’altra parte può cambiare tutto: «Oltrepassi una linea, visibile o invisibile, e ti trovi da un’altra parte […] Da un lato potrebbe esserci una promessa di ricchezza, dall’altro la certezza della povertà». Dietro a quelle linee rette, curve o frastaglia­te si annidano storie da scoprire, come quello che si crede il confine più antico, in Mesopotami­a, risalente al XXI secolo a.C. Agli albori del mondo «Enlil, padre di tutti gli dei, assegnò a due dei suoi figli immortali, Ningirsu e Shara, una città ciascuno a titolo di proprietà personale. La città di Lagash era di Ningirsu, la città di Umma di Shara. Poiché le terre appartenen­ti alle due città erano adiacenti, Enlil in persona stabilì una linea di confine tra di esse. Un confine divino», scrive Crawford. Quel margine remoto, la cui storia è narrata da un’antica stele divelta, fu causa di guerre e lutti, contese, leggendari­e o reali, in genere cruente, in cui le gesta di uomini e dei s’intreccian­o. Dal Nord Europa all’Estremo Oriente Crawford parte alla ricerca di queste narrazioni di confine che si svolgono in tempi tra loro lontani e che oltrepassa­no muri, trincee, reticolati o quegli immensi deserti in cui si muovono «vite, speranze che s’infrangono sempre di più contro queste assurde barriere che abbiamo imposto al mondo e ci ostiniamo a osservare».

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Crawford
MALEDETTI
CONFINI
Bollati Boringhier­i, 2023; 416 pp., 26 ¤
James Crawford MALEDETTI CONFINI Bollati Boringhier­i, 2023; 416 pp., 26 ¤

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