Influenze greche
Il gazpacho con la feta spicca nel menu eclettico d’ispirazione calabrese.
La prima volta che tanti anni fa andai alla Taverna Kerkira (foto), dissi poi agli amici: «Se fosse ad Atene, sarebbe il più grande ristorante della città». Il perché di questo mio commento, che sembra assurdo, è semplice: il patron Fulvio Dato, che lo gestisce con la sorella Rosa Evita e con la nipote Maria Luce, ha il padre calabrese ma la madre Maria greca di Corfù, isola che in greco si chiama appunto Kerkira. E sono state proprio mamma Maria, insieme con nonna Sofia, grandi cuoche, a insegnare loro a cucinare, mentre il tanto che sanno della cucina calabrese è merito dell’italiana zia Carmela.
Il menu quindi è un mix fra proposte greche, calabresi e creative, ispirate alle più diverse tradizioni italiane ma non solo, e dove il pesce la fa da padrone. Poi a volte prevale una tradizione a volte un’altra, la loro disponibilità a essere eclettici è totale. Fanno anche un gelo di gazpacho alla greca, con cetrioli e feta.
Quanto alle materie prime, le cercano localmente, per forza, ma non solo. Amano trovare il meglio (il meglio compatibile col loro budget ovviamente) e dicono che se viene da vicino è bene, se da lontano altrettanto bene.
L’eclettismo vale più che mai per le tecniche: qui mixano con grande allegria quelle nuove e vecchie di tutti, sempre alla ricerca del risultato ottimale.
Il locale è piccolo, semplice e spartano come è giusto che sia, ma di gran gusto. Il successo è arrivato da tempo: metà dei clienti sono di Bagnara, gli altri arrivano da ogni dove, anche dall’estero. Vale il viaggio. Taverna Kerkira, corso Vittorio Emanuele 217, Bagnara Calabra (Rc), tel. 0966 372260, prezzo medio: 45 euro.