LE MACCHINE NON
CI SOSTITUIRANNO
iù andiamo avanti più ci troveremo faccia a faccia con il progresso. Con tutti i suoi pro e contro. Sicuramente le nuove tecnologie ci facilitano in tante cose, anche in campo lavorativo. Penso a quanto era più complicato 20 anni fa far ascoltare una canzone a un produttore: dovevi registrarla su un’audiocassetta, inviarla per raccomandata a Milano e aspettare, aspettare… Oggi con il tuo stesso cellulare fai un video, lo metti su Youtube e subito possono vederlo tutti. Le macchine sono ottimi strumenti al servizio delle persone, il lato negativo è che in alcuni casi arrivano a sostituirci, togliendo forza lavoro. Però io credo che l’intelligenza artificiale avrà sempre bisogno dell’uomo: un computer potrà pure essere capace di calcoli complicatissimi, ma finché non siamo noi che lo accendiamo non fa nulla… Dobbiamo difendere quella creatività in cui la tecnologia non può rimpiazzarci. E non vale solo per la musica (io poi sono uno “old school” che le canzoni le scrive ancora con carta e penna), penso ad esempio alla cucina. Non ci sarà mai un robot capace di preparare un piatto di spaghetti con le vongole o una fiorentina come uno chef, che oltre a cucinarli può anche assaggiarli. O un automa che tiri dei gol spettacolari come Alessandro Del Piero. Il lavoro poi non ci serve solo per arrivare a fine mese o alla pensione, ci dà un obiettivo nella vita. Vedo tanti ragazzi che non hanno un’occupazione e nemmeno delle passioni e si lasciano andare, si fanno prendere dalla noia o combinano qualche stupidaggine. Se poi uno riesce a trasformare la passione in un lavoro come ho fatto io ancora meglio, ma prima di tutto si deve dare un’opportunità ai giovani. Metterli in un ristorante appena usciti dal liceo se vogliono cucinare, o su un campo di calcio se sognano di fare l’allenatore. Basta farli scappare all’estero!»
«P*L’ultimo disco del rapper, che sarà in tour in tutta Italia da giugno, s’intitola Vulcano e contiene il singolo presentato a Sanremo Ragazzi fuori.