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Dove tutto è iniziato

«Là où tout a commencé» è il claim della tappa parigina del Breguet Classic Tour.

- di Giacomo Fasola

Era il 1775 quando Abraham-louis Breguet fondava in Quai de l’horloge, nella Île de la Cité parigina, la sua manifattur­a. Negli anni a seguire avrebbe cambiato la storia dell’orologeria con invenzioni destinate a resistere nei secoli: perfezionò gli orologi automatici, introdusse la «molla sonora» negli orologi a ripetizion­e, inventò il «paracadute» ovvero il primo dispositiv­o antiurto, creò il primo orologio da polso di cui si abbia testimonia­nza (nel 1810 per Carolina Bonaparte).

Nel Musée Breguet de Paris, all’interno della boutique della maison svizzera in Place Vendôme, è possibile rivivere questa storia. Oltre all’archivio che raccoglie i nomi di tutti i proprietar­i dalla fine del 18esimo secolo, e delle riparazion­i effettuate, il museo ospita un centinaio di modelli: dal più antico, datato 1782, all’orologio a tatto realizzato per l’imperatric­e Giuseppina acquistato all’asta per 1,5 milioni di franchi svizzeri (l’orologio a tatto è un’altra invenzione di Breguet: serviva a controllar­e l’ora senza estrarlo dalla tasca, gesto considerat­o maleducato durante gli eventi mondani). Come ha spiegato Emmanuel Breguet, erede di Abraham-louis e vicepresid­ente del marchio, «Breguet non ha mai creato due orologi uguali. Ognuno è diverso dal precedente e dal successivo».

A luglio la tappa parigina del Breguet Classic Tour, un evento itinerante creato per costruire un ideale ponte fra l’enorme patrimonio storico della maison e il presente, è partito dalla boutique di Place Vendôme per poi condurre alla scoperta di altre attività caratteriz­zate dal «saper fare», da una forte artigianal­ità e da un’attenzione estrema ai dettagli: caratteris­tiche che fanno parte del dna di Breguet sin dai tempi di Abraham-louis, e che il marchio ha saputo mantenere fino a oggi.

Gli orologi Breguet si dividono in quattro grandi famiglie (Tradition, Classique, Marine, Héritage) a cui si aggiunge il femminile Reine de Naples. Ai Classique è dedicato il Breguet Classic Tour.

Gli ospiti hanno visitato piccole aziende come Maison Tamboite, che dal 1912 produce biciclette artigianal­i, o come l’atelier du Tranchet, dove si realizzano scarpe su misura interament­e fatte a mano: ogni paio richiede dalle 60 alle 80 ore di lavoro e la produzione non arriva a 100 esemplari l’anno. L’attività di Christophe Fenwick, nel cuore della capitale francese, è forse quella che più di tutte riesce a coniugare passato e presente. Nelle sue vene scorre il sangue dei Breguet – il costruttor­e di aerei Louis Charles era il suo bisnonno – e Christophe, lui stesso grande appassiona­to di motori, ha creato una collezione di scarpe e guanti da pilota artigianal­i.

«Là où tout a commencé», il posto dove è cominciato tutto, è stato il claim della tappa parigina del Breguet Classic Tour, che quest’anno ha toccato anche Ginevra, Londra, Taipei, Tokyo, Madrid, Milano, Bruxelles, Seul, Monaco, Hong Kong e New York. Parigi è la città in cui Abrahamlou­is, nato a Neuchâtel nel 1747, ha vissuto quasi tutta la sua vita, il posto in cui sono nate le sue invenzioni (per anni ha vissuto al numero 39 di Quai de l’horloge) e in cui riposano le sue spoglie (al cimitero del Père-lachaise). A quello che molti consideran­o il padre dell’orologeria moderna è dedicata una via, il nome Breguet è scritto sulla Tour Eiffel mentre al Musée de Arts et Métiers sono raccolte le opere di cinque generazion­i della famiglia, dall’orologeria all’aviazione passando dai telegrafi.

Il Breguet Classic Tour si è concluso a Versailles, altro luogo chiave nella storia di Breguet visto che Maria Antonietta e la corte erano i primi committent­i di Abraham-louis. Il Petit Trianon, costruito nel 1762 e poi donato da Luigi XVI alla regina per farne il suo rifugio personale, è stato restaurato nel 2008 proprio con il contributo della maison.

Artigianal­ità e attenzione estrema ai dettagli: caratteris­tiche che fanno parte del dna di Breguet sin dai tempi del fondatore Abraham-louis, il padre dell’orologeria moderna In alto a sinistra, i guanti da pilota di Christophe Fenwick, pronipote dell’aviatore e costruttor­e di aerei Louis Charles Breguet. Sopra a destra, il Breguet Classique 5157 in oro rosa.

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