Giacca: terzo millenio
DA SETTORE DI RICERCA SPERIMENTALE A NUOVO MARCHIO: LA SVOLTA MANTOVANA PASSA DAL SARTORIALE PER APPRODARE ALLO SPORTSWEAR.
L.B.M. 1911: un brand contemporaneo «costola» di un’azienda centenaria
MENTRE IL MONDO SI CHIEDEVA se sarebbe sopravvissuto al passaggio dal secondo al terzo millennio, l’informatica si preparava al duello col millennium bug e i cattolici pianificavano il Grande Giubileo; e mentre Vladimir Putin stava per essere eletto «zar» di Russia, a Mantova si guardava al futuro della moda Uomo e dello stile formale. Era infatti l’inizio degli anni Duemila quando Giovanni Bianchi, direttore dell’ufficio stile di una delle più importanti aziende di moda maschile, Lubiam, decide di puntare su una radicale innovazione del prodotto lanciando il brand L.B.M. 1911. Nato come marchio di ricerca all’interno dell’azienda storica (fondata appunto nel 1911), voleva realizzare un mix perfetto tra innovazione (per la ricerca dei trattamenti e dei finissaggi), stile (per la novità dei modelli) e vestibilità (rigorosamente slim): di lì a poco sarebbe nata una declinazione casual dell’universo sartoriale dove la giacca rimaneva sì il fulcro dell’armadio ma iniziava a guardare con curiosità e voglia di apprendimento all’universo sportswear.
QUASI VENT’ANNI DOPO, L.B.M. 1911 può fieramente dire di aver ridisegnato le giacche informali e di essere leader nella tintura in capo oltre a «sfoggiare», dal 2015, una vetrina nel quadrilatero della moda milanese. Il futuro? Fatto sempre di costante ricerca, in equilibrio tra sportswear e mondo sartoriale, senza dimenticare la tendenza che, in questa collezione, è rappresentata dall’apoteosi del peacock blue, colore poco ortodosso dell’universo maschile ma assolutamente elegante ai limiti del dandismo.