Style

Compagni di classica

- di Pier Andrea Canei - foto di Mattia Zoppellaro

Sembrano spesso serissimi i giovani protagonis­ti della musica classica. E certo sono studiosi, tenaci, iper competitiv­i. Ma a chiacchier­are con alcuni tra quelli più in auge (ai margini dell’ultimo Festival di Verbier, palcosceni­co di nuovi talenti) vengono fuori storie romantiche e match di pugilato, mamme-tigre e ansie. E profili di giramondo inquieti, tra privilegi e precarietà della vita da musicisti.

Alexandra Conunova

Violinista della Moldavia: «È più facile gestire un violino da milioni di euro che non le proprie emozioni».

Daniel Lozakovich

Violinista svedese multi-radici: «Il mio maestro mi paragona a Ibrahimovi­c; io però insieme a Bach pratico molto la boxe»

George Li

Pianista di Boston, radici cinesi: «Ho suonato alla Casa Bianca ma sogno di ispirare i ragazzi ad amare questa musica».

Caroline Lohmann

Flautista tedesco-brasiliana: «Amo la samba e il glamour dell’opera, ma mi piace stare nell’ombra, con l’orchestra».

Andrei Ionita

Violoncell­ista rumeno: «Sento ribollire il fuoco della musica slava; ma per vivere e studiare amo la Berlino cool».

Ben Goldscheid­er

Inglese, virtuoso del corno: «È uno strumento eroico. Prima mi ha guarito, poi mi ha fatto fiorire nel mondo della musica».

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