Style

George Li

«Sgobbare tanto, ispirare gli altri: da Obama ai giovani in Cina»

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LA MADRE CONTABILE, il padre « ricercator­e, entrambi appassiona­ti di musica classica, ma vivevano a a Guangzhou in Cina durante la Rivoluzion­e Culturale e solo quando si sono trasferiti negli Usa hanno potuto godersela». George Li, classe 1995, considerat­o una stella nascente del pianoforte, è il prodotto di tanta passione. «Ho iniziato a suonare a quattro anni; mia sorella maggiore suonava già, e sono sempre stato esposto a quella musica, e portato a tanti concerti. Mi ricordo da piccolissi­mo una registrazi­one di Evgeny Kissin: la Suonata al chiaro di luna di Beethoven, e le Variazioni Paganini di Johannes Brahms. Quello volevo fare: a 12/13 anni poi ho suonato con un’orchestra il primo Piano Concerto Beethoven, ed è stata la svolta». «Ho suonato alla Casa Bianca per Barack Obama e signora. Per ogni concerto cerco di sforzarmi allo stesso modo, ma come si fa? Ero preparatis­simo e molto teso. È finita in un attimo.»

«Noi pianisti sgobbiamo! Abbiamo molto più repertorio e siamo più isolati di altri strumentis­ti. Io mi esercito sulle quattro/cinque ore al giorno se c’è scuola, anche otto nei weekend e in vacanza. Non sto mai due giorni senza suonare; dopo 24/36 ore sento le dita molto rigide quando riprendo». «Ormai passo mezz’anno in giro per il mondo. In Cina è incredibil­e come abbia preso piede la classica, grazie a giovani star del piano come Jujya Wang e Lang Lang, che hanno saputo ispirare un sacco di ragazzi... La musica classica è percepita a volte come una cosa elitaria, ma è un linguaggio universale, un’emozione che può coinvolger­e tutti».

 ??  ?? Il 23enne pianista nato e cresciuto a Boston, Usa, da genitori cinesi, ha pubblicato l’anno scorso il primo album solista per Warner Records.
Il 23enne pianista nato e cresciuto a Boston, Usa, da genitori cinesi, ha pubblicato l’anno scorso il primo album solista per Warner Records.

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