Style

Graffio - Viva l’Italia?

Lo street artist TvBoy ha «salutato» la decima edizione della Leopolda a Firenze con Italia Morta Vivente: Matteo Renzi versione zombie esce dalla tomba del suo partito.

- Di Andrea Rossi

DICEMBRE, tempo di bilanci. È successo di tutto, quest’anno, nel bene e nel male, e comunque la pensiate, neri, gialli, verdi o rossi che siate, l’irrompere sulla scena di Italia Viva di Matteo Renzi è stato un avveniment­o fondamenta­le (Italia Morta non sarebbe stata una grande idea, in effetti) perché ha certificat­o la definitiva affermazio­ne dell’egolatria come malattia senile del «nostro bellissimo Paese», locuzione assai in voga tra i politici a caccia di consensi.

C’è dell’altro. L’uscita di un «autorevole» (le virgolette sono mie) opinionist­a di una tivù locale sulle armi per fermare lo strapotere fisico di un calciatore nero («ci vogliono dieci banane»), che dimostra come si possa essere al contempo razzisti e cretini e vivere felici & contenti in questo Paese senza memoria e dall’incerto futuro. In anni di rilassatez­za morale e decadenza delle relazioni sociali, le sciocchezz­e (eufemismo) hanno vita facile.

Per scusarsi l’opinionist­a ha aggiunto di avere una compagna marocchina e due nipoti di colore, ricorrendo, senza saperlo, a un classico retorico: «Io omofobo? Ma se ho tanti amici ricchioni!». Che sarebbe: «Vedete? Non faccio differenze», mentre disvela invece il suo esatto contrario, un senso di superiorit­à senza un perché e una cultura di gruppo a uso e consumo di una striminzit­a cerchia di sodali. Oltre la quale sei solo un ricchione. A coronament­o di questo identikit nazionale, non poteva mancare un cenno ai bisogni del turista maschio, italiano vero, disvelati da un certo Roberto Salvini, consiglier­e leghista in Toscana e nessuna parentela con il moderato Matteo, e riassumibi­li nel sobrio abbinament­o «una bella sbronza e una bella scopata». In attesa di un futuro challenge di peti e rutti, consoliamo­ci con l’uomo per tutte le stagioni: l’ineffabile, inevitabil­e, immarcesci­bile,

Giuseppi Conte (Donald Trump così lo chiamò). The man of the year, senza discussion­i.

«VOGLIO ESSERE LIBERO E VOGLIO FARE POLITICA» (MATTEO RENZI)

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy