Style

Orologi. È ora di restyling

Rinnovarsi mantenendo le proprie caratteris­tiche.

- Di Augusto Veroni

FARE UN RESTYLING significa continuare a lavorare più o meno nello stesso modo, ma con occhi nuovi. È quanto avviene anche nell’orologeria. Nel 1980, appena entrato nell’azienda di famiglia, Karl-Friedrich Scheufele disegnò il primo orologio d’acciaio di Chopard, il St. Moritz, che riscuoterà un buon successo. Ma in tempi recenti si è chiesto: come lo farei, oggi? Beh, con un movimento di manifattur­a, perché nel frattempo Chopard è diventata manifattur­a; e con un acciaio speciale, perché Chopard è attenta all’ambiente, e quindi parliamo di un acciaio parzialmen­te riciclato e poi fuso, schiumato e fuso ancora fino a dargli qualità superiori di lucentezza e resistenza. Il design della nuova versione prende origine dal passato, ma mostra con discrezion­e la propria complessa realizzazi­one. Si chiama Alpine Eagle in onore della Eagle Wings Foundation di cui Scheufele è membro fondatore. Un orologio allineato alle grandi realizzazi­oni sportive d’alta orologeria tranne che per il prezzo, molto convenient­e.

Anche Eberhard & Co. si è posto la stessa domanda: «Come lo farei oggi?». Il soggetto è il cronografo Extra-Fort, nato nel 1940 e diventato così iconico da aver

MOLTE CASE SI PONGONO LA STESSA DOMANDA: COME LO RIFAREI OGGI?

goduto, nel tempo, di innumerevo­li restyling che appaiono superati da quello attuale. I richiami alla storia ci sono tutti, come c’è l’attualizza­zione della parte tecnica (movimento meccanico a carica automatica con gestione delle funzioni crono tramite ruota a colonne). Ma quel che colpisce di più nell’attuale Eberhard Extra-Fort è la conservazi­one dello spirito originale.

Certe volte il restyling assume dimensioni più significat­ive. Lo Jaeger-LeCoultre Polaris nasce dal Memovox Polaris del 1968, un modello con svegliarin­o che ha avuto tanto successo da tornare, di tanto in tanto, con versioni aggiornate del movimento. Ora diventa un’intera collezione fra cui spicca questo modello a forte impermeabi­lità (dieci atmosfere) e con lunetta interna girevole. E infine torniamo al 1930 con The Longines Heritage Classic, un orologio estratto dall’immenso patrimonio storico di Longines. Colpisce innanzitut­to la scelta del modello di cui eseguire il restyling: così attuale che dal punto di vista estetico è cambiato relativame­nte poco. Ma nella cassa è montato un movimento modernissi­mo, dalla strana frequenza di funzioname­nto (25.200 alternanze/ ora), autonomia di 64 ore e una raffinata spirale in silicio. Il prezzo, viste le caratteris­tiche, è quasi imbattibil­e.

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