Viaggio in Italia - Passeggiata lungo il Po
IL FIUME COME UNA CITTÀ LINEARE DI 650 KM: IL FOTOGRAFO NIPPONICO NE SEGUE IL CORSO DALLE ALPI ALL’ADRIATICO. E SCOPRE UN MONDO
LA FOTOGRAFIA è un disegno fatto con la luce» è la definizione del giapponese Sohei Nishino, classe 1982, artista noto soprattutto per i suoi Diorama, rappresentazioni di città (Rio, Parigi, New York, Amsterdam) basate su mosaici composti da centinaia, talvolta migliaia di fotografie fatte sul campo, frutto di mesi e mesi di passeggiate come i flâneur di una volta. «Da studente feci un lungo pellegrinaggio, portando con me solo un sacco a pelo e una macchina fotografica prestatami da mia madre. Ogni giorno facevo un bel pezzo di strada, sempre a piedi, e scattavo molte foto. Da allora il cammino è alla base di tutto ciò che faccio. Andando a piedi mi si schiarisce sempre la testa: mi libero delle distrazioni, e mi concentro sulle idee». Nella primavera del 2017, Nishino è andato a farsi una passeggiata in Italia, per esplorare l’intero corso del Po, dalla sorgente al delta. Trascorrendo quasi due mesi lungo il fiume, visitando città e paesi nelle quattro regioni bagnate dal fiume, incontrando le persone che vivono nelle vicinanze. Come se avesse attraversato una città lineare lunga 650 chilometri e popolata da 16 milioni di persone. Maturando una convinzione: oltre a rivestire un fondamentale ruolo economico e culturale, il Po è un simbolo materno dell’Italia.
A INFLUENZARE questa suggestione, e la stessa idea di esplorare il corso del fiume, è stato un film di Ermanno Olmi: Centochiodi (2007). Per la bellezza dei paesaggi, ma anche perché «il fiume ne esce come un essere che accetta ogni cosa che incontra, incluse le debolezze e follie degli umani». Un lavoro (da cui il libro Water line. A Story of the Po River, a cura di Mio Odaka e Teresa Serra, ed. Damiani) che è valso a Nishino anche un riconoscimento italiano: il Mast Photo Grant 2018. (p.a.c.)