La via del Tempo
APPROFONDIRE UNA STORIA, TRAMANDARE UNA PROFESSIONALITÀ: SUCCEDE QUANDO UN NEGOZIO VA BEN OLTRE LA SEMPLICE VENDITA.
PENSIERO SENZA TEMPO: «Non avremo mai uno sviluppo scientifico e tecnico finché tutti gli artigiani tengono i loro segreti» (Denis Diderot). Così oggi per condividere l’artigianalità e fare cultura nel campo dell’orologeria Pisa propone Watchlab. In pratica appuntamenti, su invito, che permettono ai partecipanti di scoprire che cosa si trova dentro l’orologio, quali meccanismi lo fanno funzionare e quanta storia e savoir faire c’è intorno al prezioso oggetto. Un’altra novità è l’apertura al pubblico, anche se non cliente, del Laboratorio: offre un contatto diretto tra il tecnico e il proprietario dell’orologio che vede lavorare l’artigiano. Praticamente una sorta di ritorno alle loro origini, anzi al loro esordio.
INFATTI, SE A MILANO dici Pisa Orologeria ti riferisci a quattro boutique e a un flagship store nel bel mezzo del Quadrilatero, in quella che si può chiamare la «via del Tempo». La famiglia Pisa, che veniva dal paesino emiliano di Gualtieri, al centro della pianura padana, è oggi l’impresa-famiglia da 71,4 milioni di euro di ricavi. Ovviamente non è sempre stato così: il mestiere, e la passione, l’ha iniziato Divino Pisa, secondo di 13 fratelli, che nei primi del Novecento, gli anni della grande depressione, apre la prima scuola di orologeria italiana, avvia il laboratorio e inventa l’orologio a magnetismo terrestre (esposto al Museo della Scienza) mentre il fratello Osvaldo apre la bottega-laboratorio in via Verri: 15 mq affacciati su strada che incuriosiscono passanti e clienti della borghesia meneghina. E tutto (ri)torna. Nella stessa strada.
Pisa Orologeria propone laboratori di conoscenza