Style selection. Ottimismo Made in UK
Una riflessione sulle formule stilistiche del Regno Unito che Alexander McQueen esprime con un mix di tradizione e rivoluzione new wave.
CONSIDERANDO CHE ELISABETTA II ora come allora siede risolutamente sul suo trono, forse la band british The Smiths non fu molto lungimirante quando nel 1986 intitolò il suo album di maggior successo The Queen is Dead. Altrettanto resistente è l’estetica creata insieme ad altre band quali New Order e Joy Division, la cui immagine dark e personale unita a contenuti musicali timidi e sovversivi è diventata un punto di partenza di Alexander McQueen per concepire la collezione Uomo autunno-inverno 2019-2020.
Trovando punti di convergenza tra lo spirito di libertà dei primi anni Ottanta e quello ottimista del Regno Unito appena uscito dalla Seconda
Guerra Mondiale, la direttrice creativa Sarah Burton ha trasformato questa analogia in una collezione che ha in sé un’eco estetica non di un momento storico ma di un sentimento sociale, espressione british che è diventata poi originale e inconfondibile. La nobiltà, la dignità, l’autenticità e il senso del sociale degli anni Ottanta si mescolano con lo spirito degli anni Cinquanta e si trasformano attraverso il brand in iconici trench in gabardine di cotone, cappotti in lana principe di Galles, in abiti dal taglio «conservativo» ma resi straordinari da ricami floreali in filo metallico o in un’apoteosi di tessuti check provenienti da Savile Row e poi ancora in completi con rose (inglesi) stampate, camicie in pelle e giacconi che riprendono l’immagine workwear della classe operaia inglese. Infine il glamour energico delle sale da ballo illuminate da lampadari appariscenti sono ricordate su giacche smoking ricamate con cristalli in un’elegante provocazione.