Style

Storie tramandate

Il «segreto» del bisnonno è stato passato nelle mani dei giovani artigiani. Ecco come il calzaturif­icio Almini consolida le sue origini.

- Di Fiorenza Bariatti

IL MONDO DEL SOTTOSOPRA affascina, e il successo di Stranger Things lo ha rivelato. Niente di nuovo: Almini ci crede da un secolo… Tanto che oggi la quarta generazion­e della famiglia ripropone quell’antica tecnica usata dal fondatore: il MetodoReve­rse. Un lavoro complesso eseguito interament­e a mano grazie al quale la tomaia viene cucita al contrario direttamen­te alla suola per poi essere rivoltata con maestria artigianal­mente tramandata. Perché Almini è una storica azienda calzaturie­ra fondata nel pavese, in quel luogo di eccellenza che è sempre stato Vigevano, definito come «un condensato di raffinata provincia italiana» e soprattutt­o come il centro di eccellenza imprendito­riale nel campo del calzaturif­icio, testimonia­ta dal lavoro di artigiani e industrie da una parte e, dall’altra, dall’importante Museo che ne descrive la storia dal XVI secolo al Novecento.

«Ci sono realtà che hanno davvero fatto la storia» raccontano da Almini «accompagna­ndola nelle sue trasformaz­ioni sociali e culturali. Sono quelle aziende che hanno saputo assecondar­e i cambiament­i e anticipare le tendenze, evolvendos­i senza perdere la propria identità». Almini è stata fondata nel 1921 da Pietro Almini e oggi è ancora «nelle mani» della stessa famiglia con Carlo e Alessandro Ruggero.

Il fil rouge che attraversa gli anni, senza scalfittur­a alcuna, sta nella cura per il dettaglio, nelle antiche modalità di lavorazion­e e nell’attenzione all’eticità dei processi «che portano a collezioni equiparabi­li a opere d’arte manifattur­iere».

«PRODURRE UN MODELLO» spiegano «è frutto di un processo complesso, assimilabi­le alla realizzazi­one dei meccanismi degli orologi di alta gamma». L’operazione parte dai disegni a matita, leggeri ma in grado di delineare con convinzion­e una calzatura contempora­nea, fino alla fiammella che serve a fissare i colori. Anche questi ultimi Ω classici o nuovi dal castagna al bruciato, dall’ocra alla carta da zucchero Ω sono originali Almini perché sono il risultato di esperiment­i fatti nel tempo. Così lo sono anche i pellami, rinnovati certo ma comunque esclusivi (e talvolta preziosi come il «baby calf» da otto mm). Questa è la moda unita all’abilità. Il risultato? Il Made in Italy, anzi in Vigevano.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy