Minimizzando
PMiniature acquistate nei negozi di modellismo o su eBay cui l’artista aggiunge materiali di riciclo che inserisce in set appoggiandole a rifiuti e altro.
RATICAMENTE un mostro di Loch Ness trasferito in una pozzanghera; un mini George Spicer (uno dei primi, negli anni Trenta, a raccontare di averlo visto) guarda la stringa «selvaggia bestia marina» dalla sua barchetta/tappo. Fantastic Voyage (foto, da The Little People Project) fa parte del micro mondo di Slinkachu: scene miniaturizzate che l’artista inglese (nato a Denver nel 1979, ora vive a Londra) lascia in giro («prendo le miniature, le rimodello e pitturo; poi le posiziono in “scene” che invento»), fotografa, stampa (all’occorrenza vende) e mette in mostra presso gallerie e musei. «Il lato del mio lavoro che si svolge per strada gioca con l’idea di sorpresa: vorrei riuscire a incoraggiare la gente a essere più consapevole di ciò che la circonda. Le scene che allestisco che in foto e con i titoli diventano
Ω ancora più suggestive ed eclatanti vogliono
Ω riflettere la solitudine e la malinconia del vivere in una grande città; il senso universale di essere trascurato, perso e sopraffatto.
Ma a parte questo c’è sempre dell’umorismo. Il mondo moderno può essere un posto assurdo in cui vivere; io incoraggio l’empatia con chi lotta per cavarsela». (fiorenza bariatti)