Cyborg, supereroine e coreografie
A ROTTERDAM LA MOSTRA «COUTURISSIME» RACCONTA LA MISSIONE VISIONARIA DI THIERRY MUGLER, CREATIVO TOTALE CHE HA VESTITO STAR E MINISTRI TRASFORMANDO LA SOCIETÀ.
UN DESIGNER DI MODA CHE HA PERCEPITO LE METAMORFOSI DEL COSTUME
HA SEMPRE PENSATO di essere un alieno e per questo si è spesso dichiarato «affascinato dall’animale più bello della Terra, l’essere umano» al quale ha regalato la sua originale visione estetica attraverso «la moda, gli spettacoli, le fotografie, i video». Personaggio dalla formazione eclettica, nato a Strasburgo (Francia) nel 1948, Thierry Mugler è stato lo stilista di moda che ha riunito in figura di «creativo totale» molte professionalità avendo dato prova di essere anche un fotografo e un fantasioso scenografo e coreografo. A questo visionario che ha formato l’immaginario degli anni Ottanta del Novecento, il Kunsthal di Rotterdam dedica la mostra Couturissime (fino all’8 marzo): 150 look, molti esposti per la prima volta, e altrettanti lavori fotografici di Helmut Newton, Richard Avedon, Jean-Paul Goude, David LaChapelle, Herb Ritts, Guy Bourdin, video e schizzi che riprendono il suo lavoro dal 1977 al 2014. Mugler può essere definito il couturier «della metamorfosi, delle supereroine, dei cyborg» perché a partire dal 1973 con la sua visione ha incoraggiato la mutazione del costume che già era attiva nelle strade di tutto il mondo. I suoi abiti da donna, che i tagli morfologici trasformavano nelle armi glamorous di silhouette statuarie, come le sue giacche maschili dalle spalle importanti e senza revers hanno scritto i capitoli della storia della moda in cui si parla di libertà dal ricatto del marketing, di immaginazione pura che si trasforma in narrazione di un modo di vivere inedito adatto a un mondo nuovo in cui le arti vivono in un flusso di vasi comunicanti.
ADOTTATO DA TUTTE le star dell’epoca (ma anche dal ministro della cultura francese Jack Lang), il suo stile resterà famoso per aver regalato alle donne il primo tacco fetish in acciaio e agli uomini la giacca costruita come un busto di statua greca. Come resterà nella storia il suo spettacolo Mugler Folies a Parigi e Zumaity progettato per il Cirque du Soleil ai suoi esordi. Tutti documenti visibili in questa mostra curata da Thierry-Maxime Loriot che, concepita per il canadese Fine Art Museum di Montreal, inizia dall’Olanda un lungo tour europeo le cui date si conosceranno a marzo.