Style

Fenomenolo­gia di un modello sempiterno

SENSIBILIT­À PER I DETTAGLI, GUSTO PARADOSSAL­E, SPIRITO ANTIUTILIT­ARISTA: IL VERO RIVOLUZION­ARIO È IL DANDY.

- DI PAOLO BELTRAMIN

UN SAGGIO CHE ASSOMIGLIA AL SUO AUTORE, ESTETA ITALIANO A PARIGI

SI COMINCIA da un florilegio di citazioni, massime di vita, cartoline da un altro mondo. «Non viaggio mai senza il mio diario. Si dovrebbe sempre avere qualcosa di sensaziona­le da leggere in treno» (Oscar Wilde). «Il bruto si copre, l’arricchito e lo sciocco si addobbano, solo l’uomo elegante si veste» (Honoré de Balzac). «Le vostre scarpe sono di una tale qualità che mi dureranno vent’anni; ho già sessant’anni, queste sono le ultime che vi ordino» (Lord George Brummel). Anche nei capitoli successivi, il libro di Massimilia­no Mocchia di Coggiola, Il dandy, (Alcatraz editore, 192 pagine), procede per accostamen­ti casuali, divagazion­i storiche e dettagli eccentrici che diventano poi canonici.

TORINESE TRAPIANTAT­O da oltre dieci anni a Parigi, ritrattist­a, storico dell’arte e della moda, illustrato­re e giornalist­a, nel 2013 l’autore è finito pure nella copertina del libro fotografic­o I am dandy. The return of the elegant gentleman (Gestalten) così come in un servizio di Style (luglio). Ma esiste davvero, il dandismo, o sopravvive soltanto in certe riviste di moda? Comparso in Inghilterr­a nel XIX secolo, il termine è stato usato da subito a scopo denigrator­io. Anche se a ben vedere, le sue caratteris­tiche non sono poi così spregevoli: «Persona di sesso maschile dall’abbigliame­nto ricercato ma non volgare», cittadino, tiene alla formalità ma gioca con le regole, «nega l’utilità di ciò che si dice pratico e detesta l’idea d’essere utile a qualcosa», ma soprattutt­o «concentra la propria esistenza sulla ricerca del Bello». Adesso accendete la tv, fate due passi per strada, scorrete i commenti all’ultimo post virale: non sentite nostalgia per i bei tempi di Lord Brummel, o di Jacques de Bascher (il compianto elegantone parigino che fu compagno di vita del non meno compianto stilista Karl Lagerfeld)? «Il futuro appartiene ai dandy» scriveva ancora Oscar Wilde, «Saranno le persone squisite a governare». L’impression­e, a guardare certe acconciatu­re e certi ministri a pancia fuori, è che su questo abbia purtroppo avuto torto. La tesi del libro è proprio di segno opposto: oggi il dandy è il vero rivoluzion­ario.

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Il libro esce per la collana Blister Black Tie, curata da Alex Pietrogiac­omi, per l’editore Alcatraz.
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