Blundstone
Sono tra gli stivaletti più amati al mondo i Chelsea boots indistruttibili con due linguette che ne favoriscono la calzata, e arrivano dall’Australia dove nel 1850 i coniugi Blundstones sbarcano in cerca di fortuna. Passano 20 anni e a Hobart nasce la John Blundstone & Sons, nello stesso posto in cui la famiglia Cuthbertsons, attuale proprietaria del brand, ancora oggi produce il suo assoluto bestseller, la serie #500, lanciata negli anni Sessanta. Per festeggiare il duplice anniversario della fondazione e della nascita di un’icona dal fascino davvero trasversale, il distributore italiano WP Lavori in Corso ha organizzato festeggiamenti che prendono vita durante le giornate fiorentine di Pitti Uomo nello stand in Fortezza da Basso, per poi proseguire su un portale interattivo. Si chiama 150 Years Young la limited edition presentata per l’occasione: «La serie di boots che seguirà nel corso dell’anno» spiega il Ceo Adam Blake «attingerà a pattern e stili dei modelli storici, cui verrà però aggiunto un comfort maggiore».
I 50 anni del modello 500 e 150 anni di storia del brand si festeggiano con il lancio di un modello in edizione limitata: il 150 Years Young.
Il guardaroba Brunello Cucinelli riflette l’evoluzione cosmopolita delle città contemporanee. Il binomio tra eleganza e funzionalità è colorato da una palette intensa, con pennellate di tinte tra melograno, carota, mais e melanzana, bene armonizzate con le tonalità dei beige e dei neutri. La vestibilità esalta il fisico maschile costruendo giacche uniche i cui tessuti sono percorsi da fantasie discrete. I pantaloni a volte sfoderano le pinces e molti sono i capi di ispirazione tra cargo e sporty o denim caratterizzati da fit morbidi e pregiati tessuti giapponesi. Per la sera vince la rivisitazione dello smoking, come quello custom made indossato di recente da Pierfrancesco Favino a Berlino.
Il marchio campano ha costruito nel tempo il suo successo grazie alla produzione di pantaloni sartoriali pensati per le diverse occasioni, ma sempre con un fit impeccabile. A Pitti Uomo però Briglia 1949 presenta una grande novità: i suoi primi due abiti con le giacche monopetto o doppiopetto e con la piega sulle maniche che si abbinano a pantaloni con coulisse in vita. La collezione, poi, si arricchisce grazie alla capsule Traveler (con tessuti che contengono Modal e Lyocell) pensata per chi è sempre in viaggio, e grazie a un concept originale ispirato al Vesuvio (il profilo del vulcano partenopeo disegna il bordo dell’etichetta e la fodera interna è stampata con una antica mappa di Napoli) per la linea Blue.
Gennaro Dargenio, fondatore del marchio.
«Ogni nostro capo è una promessa d’amore dove innovazione, passione ed eleganza danno vita a un’emozione unica». Così Benedetto De Petrillo spiega il senso del marchio che porta il suo cognome e che racchiude i valori di passione, creatività ed esperienza con cui la sua famiglia confeziona abiti su misura fedeli alla tradizione della sartoria napoletana. È la terza volta che il brand porta la sua collezione a Pitti Uomo e per questa stagione lo spunto arriva dall’incanto di un bosco al tramonto, a simboleggiare l’importanza del contatto con la natura, un invito a liberarsi del superfluo per lasciare emergere solo l’essenziale. Fondamentale la palette cromatica che rifugge i grigi per lasciare emergere rosature dense da abbinare alle tonalità più scure degli alberi e della terra. I tessuti sono morbidi e leggeri pur offrendo funzionalità e spessore. Debutta inoltre D’Archivio, la capsule dal gusto rétro reinterpretato in chiave contemporanea.