Freedomday
Se da 40 anni produci capispalla per molti tra i più importanti marchi, a un certo punto ti viene la voglia di creare un brand tutto tuo. Freedomday nel 2014 è nato così, dall’esperienza di Max Moda, l’azienda di Gallarate, Varese, guidata dai fratelli Gigi e Luca Russo. E ha fatto del parka il suo cavallo di battaglia, lanciando un prodotto di qualità e divertente. La gamma colori, già ampia, è valorizzata dalle grandi stampe che esplodono sulle fodere interne. A Pitti Uomo, il modello iconico New Campiglio si rinnova grazie a un tessuto mimetico e water-repellent. Debuttano San Francisco e Washington, due varianti caratterizzate da un interno semi-removibile in nylon lucido a contrasto, e Budapest, che si distingue grazie a tagli anatomici, ganci portachiavi, zip waterproof e velcro sottile. Le maxi print interne spaziano dalle foreste canadesi agli skyline metropolitani. La linea Black Label, pensata per chi cerca più sobrietà, presenta la nuova All Season Jacket, con un sistema di imbottiture tutte removibili per adattarsi a temperature differenti.
L'interno del capospalla presenta una vivace stampa ispirata alla savana.
I colori sono quelli naturali: partono dai beige-marroni e vengono tagliati con i blu e con alcuni elementi più fluo.
Sono passati molti anni da quando una piccola realtà familiare nelle Marche inizia a produrre calzature solide nei valori di qualità, eleganza e gusto. Vent’anni dopo Galizio Torresi, imprenditore visionario alla guida dell’azienda, imprime la giusta accelerazione portando i suoi modelli a distinguersi sul mercato italiano e internazionale. La clientela si appassiona a scarpe raffinate nell’aspetto e lavorate a mano, come anche alla sensazione di benessere che si prova nell’indossare pellami rigorosamente naturali.
E da parte sua il marchio si impegna stagione dopo stagione a garantire collezioni sempre fedeli al proprio Dna, come quelle presentate a Firenze per l’autunno-inverno 2020-2021. Modello di punta è la Derby multicolore Brimarts, su cui si rincorrono nella tomaia tre diversi colori di camoscio combinati tra loro. Il sottofiore in punta è in tinta con la linguetta e il bordino francese e i lacci sono in cotone, resi ancora più funzionali dallo scudetto identificativo per poterli fermare. Il fondo è ultra leggero in EVA, la fodera è in vitello, così come il rivestimento del plantare a carboni attivi.
I mood della collezione sono quattro: neo-classic gold (sartorialità e materiali ricercati), humanity brown (capi dall’eleganza minimal e i colori caldi della terra), neo-tech nature (con materiali di riciclo e innovativi), analogue blues (denim di alta classe su indaco, come la giacca a destra).
Hand Picked racconta una storia a tutto tondo, che per l’autunno-inverno 2020-2021 si sviluppa su quattro mood, sempre in armonia tra loro. Ne fanno parte i look più eleganti con tessuti di pregio e costruzioni sartoriali nei toni del gesso e dell’ambra. Sono presenti le proposte minimal chic, declinate sulle nuance calde della terra, del cioccolato o del melanzana. Ci sono i capi di ricerca votata alla sostenibilità grazie all’utilizzo di materiali organici e riciclati. E naturalmente c’è il denim di alta gamma che utilizza l’indaco naturale per raggiungere diverse gradazioni di blu, dare vita a sofisticate fiammature e sconfinare poi nel nero. Colore, quest’ultimo, che ha come fil rouge di stagione una stampa a fantasia cashmere riprodotta sulle fodere dei pantaloni, risultati di circa cento passaggi, quasi tutti manuali come la cucitura dell’etichetta sul retro. Tutta la collezione unisce i cinquetasche ai capispalla (parka con un gilet in panno removibile, giaccone in tecno lana…).