Style

Massimo Piombo

NTERVISTA CON UNO DEI ITALIANI PIÙ

- DI ALESSANDRO CALASCIBET­TA

clusivo, direi familiare, per trasmetter­e energia ed estetica in un contesto singolare ma fu anche una maniera di trasferire la mia personalis­sima torre d’avorio (che già allora esisteva) in mezzo alla gente. Ecco, la favola era quella. Stare solo in mezzo alla gente, oppure, meglio ancora, fare entrare tutti nella mia torre.

Hai collaborat­o con Martin Parr e con Pappi Corsicato. Sei stato uno dei primi a usare uno street photograph­er per una campagna pubblicita­ria e a presentare una collezione attraverso un cortometra­ggio: uno short movie che tra l’altro all’epoca fece molto rumore. Sì perché era una storia d’amore tra due uomini. Dopo l’immersione nella natura e nei viaggi ho voluto immergermi nella gente. In quella che fa cose belle. Pappi è un grande regista, Martin è un intellettu­ale della fotografia. Io sono una spugna, prendo da tutti, senza limiti, mi fido di chi pensa. Dunque che cosa vuoi che fosse per me la storia tra due uomini… Piuttosto tra cinema e fotografia ho sempre avuto un dubbio, anche se, te lo dico, preferisco vedere i miei capi in un

 ??  ?? In alto: la primaverae­state 2020 di OVS designed by Massimo Piombo e il prossimo autunnoinv­erno di MP Massimo Piombo. A fianco: uno scatto di Martin Parr del 2000. Nella pagina a fianco: un ritratto del designer.
In alto: la primaverae­state 2020 di OVS designed by Massimo Piombo e il prossimo autunnoinv­erno di MP Massimo Piombo. A fianco: uno scatto di Martin Parr del 2000. Nella pagina a fianco: un ritratto del designer.

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