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Stop: pausa

Nel relais che «ripara» il fisico e mette in pace con il proprio io.

- SPA DI FIORENZA BARIATTI

TRE GIORNI per mettere a riposo se stessi. Che la sfida abbia inizio. Prima di tutto serve un luogo, L’Albereta Relais & Châteaux ad esempio. Aperto nel 1993 da Carmen Moretti de Rosa, da subito accompagna­ta (per 20 anni) nella cucina dal famoso Gualtiero Marchesi, questa prima villa neorinasci­mentale con torre (aveva solo nove camere, oggi ne ha 57 in una struttura che con il tempo ha aggiunto due torri e una casa colonica) era un posto nato proprio per rispondere «al culto dell’ospite, alla cura dell’otium e all’arte di vivere».

Siamo a Erbusco, in provincia di Brescia, e il paesaggio – il poter godere di una bella vista rientra tra le necessità per ritrovarsi – è quello della zona collinare tipico della Franciacor­ta: vigne coltivate a Chardonnay, un vasto parco-museo en plein-air dove camminare a lungo e piccoli chioschi che si affacciano intorno al relais. Dentro: tra loggiati e terrazzini, un labirinto di stanze comuni aperte e ariose con grandi divani accoglient­i e sale più raccolte e antiche; a completare il quadro pianoforte e biliardo.

Ma in questo luogo di pace serve curare anche il corpo. Così, nel 2003 fa la sua comparsa l’Espace Chenot dove ospitare i principi della medicina cinese coniugati a tecnologie evolute di medicina occidental­e. Henri Chenot è famoso per tre termini: biontologi­a, che studia come cambia il corpo, fitocosmes­i e dieta-detox. E a L’Albereta, dove è importante la cura del sé, si può parlare questo linguaggio anche solo per tre giorni grazie al trattament­o idroenerge­tico (idromassag­gio con oli essenziali, phyto-fangoterap­ia, idrogetto e massaggio) il cui scopo è rimuovere tossine e ristabilir­e la corretta circolazio­ne dei liquidi nel corpo. Benefici: drenanti e detossinan­ti, stimolanti e rivitalizz­anti. Al piacere, però, va abbinato un serio regime alimentare, ossia la dieta biolight a base di frutta, verdure, cereali integrati (a pranzo) e alimenti proteici (a cena). Zenzero e peperoncin­o per condire, caffè bandito, da bere solo acqua e limone e tisane. In tre giorni, quindi, una dieta disintossi­cante per mettere a riposo ghiandole e apparato digestivo. Vale per tutti perché lo scopo non è perdere peso (anche se uno-due chili possono calare) bensì prendersi una pausa di salute (e di silenzio).

(Per non cadere in tentazione dalla sala dove si consumano le 1.200 calorie del regime biolight non si vede il ristorante tutto vino – 600 etichette – e grandi piatti del relais!).

Nei due mila metri quadri dell’Espace Chenot: anche piscina, palestra e spa.

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