Un flusso di immagini
UN’ANTOLOGIA ICONOGRAFICA VOLUTAMENTE INCOMPLETA PER I PRIMI DIECI ANNI DI MSGM, UN MARCHIO PER CUI LA MODA È RICERCA SOCIALE.
RACCOGLIERE LA PROPRIA storia in un libro rappresenta comunque un traguardo, a prescindere dallla quantità di storia che si vuole raccontare: Massimo Giorgetti ha riunito in MSGM10! – monografia che ha un sottotitolo programmatico: The (in)complete brand anthology – le immagini che hanno caratterizzato i primi dieci anni della nascita, della crescita e del successo del marchio. Edito da Rizzoli, con la direzione creativa dello stesso Giorgetti, i testi di Charlie Porter e le prefazioni di Katie Grand, Valerio Innella e Sara Maino, con la cura di Tanya Jones e la grafica di Studio Dallas, il libro somiglia alla storia che racconta: è, infatti, un compendio di sensazioni, di immagini, di progetti e di traguardi così come MSGM è «una spugna che assorbe tutto quello che c’è attorno per raccogliere una moda che in realtà è una ricerca sul contemporaneo» dice Giorgetti che dal momento della fondazione del marchio (il cui logo riporta le iniziali di chi all’epoca ha condiviso con lui la partenza), ha utilizzato un metodo di ricerca molto personale. «Lavoro sul messaggio e sull’emozione e, grazie a questo mio modo personale di sperimentare, ho costruito un brand trasversale» continua
Oltre alle foto e agli allestimenti delle sfilate, delle campagne pubblicitarie e delle collaborazioni iconiche, a raccontare i dieci anni di MSGM ci sono anche immagini della vita privata di Massimo Giorgetti, fondatore e direttore creativo.
direzione creativa di Massimo Giorgetti, testi di Charlie Porter (Rizzoli, 75 euro). il direttore creativo che è sempre stato attento anche alla compatibilità del suo operato con il riscontro sul mercato perché «per ottenere il successo commerciale occorre accettare i compromessi, ma questo vuol dire crescere: saper gestire i compromessi».
ED ECCO QUINDI che la copertina fluo del libro esibisce una cartolina di Rimini, luogo di nascita e di elezione di Giorgetti, e che le 375 pagine raccolgono un flusso di immagini che si succedono in maniera istintiva e non convenzionale, tra felpe con il logo, cappotti con la scritta «Milano», camicie e T-shirt nate dalla collaborazione con riviste d’arte come Toiletpaper e Flash Art e con artisti (tra cui anche Dario Argento). Un racconto pieno di colori e di emozioni che termina con il «tempo della consapevolezza che arriva dopo la leggerezza». Cioè l’oggi come lo vede Giorgetti.