Ispirazioni esotiche
Nella foresta pluviale di Bali un «campo» da esploratori dell’ottocento.
NEL CUORE DI BALI, nella zona di Ubud, lontano dalle coste e dagli itinerari più turistici, si può ancora immaginare l’isola indonesiana come la videro i primi europei sbarcati nell’ottocento. Con lo stesso spirito di avventura l’architetto e hotel designer americano Bill Bensley ha realizzato qui un resort. Un campo tendato sugli alberi, dalle caratteristiche però molto speciali. Da un lato il ricordo delle architetture balinesi rurali più pure, costruite in materiali naturali, lontane dalle influenze hindu e buddhiste, dall’altro quello di un accampamento coloniale, con le tende funzionali. «Per il ristorante principale ci siamo ispirati alla struttura del classico fienile locale – lumbung – ma realizzato in tela oltre che in legno» spiega Bensley. «È però il lavoro degli artigiani locali, alcuni specializzati nell’antica arte della pittura Kamasan, a infondere ovunque lo spirito dell’isola».
Un’oasi di quiete: non ci sono telefoni né tablet. Anche la coscienza è tranquilla: nessun albero è stato tagliato per realizzare Capella Ubud (Capella è il nome della stella più brillante della costellazione dell’auriga, già una dichiarazioni d’intenti). «La mia sfida sostenibile più grande è mantenere la foresta intatta» spiega l’architetto, di base a Bangkok, che ha forgiato il suo senso dell’esotismo nel corso di lunghi viaggi in Asia. «Ma per rendere unico il luogo sono essenziali alcuni ingredienti: una storia inedita, un design originale, un’immersione autentica nella vita balinese» aggiunge. E le 22 tende (più due lodge) riflettono questa filosofia. Arrampicate tra gli alberi e raggiungibili con scalette e passerelle, presentano ognuna arredi diversi, con oggetti di antiquariato, ispirati ai primi esploratori olandesi. Ecco la tenda del cartografo, del naturalista e così via.
Annidati nella zona più bucolica di Bali, tra giungla e campi di riso, si ascolta lo scorrere del fiume, ci si abbandona ai rituali ispirati alle fasi lunari, si visita il vicino villaggio rurale di Keliki o il Subak Irrigation System, sito Unesco dal 2012, antico sistema di gestione delle acque, tra canali, templi hindu e corollario di cerimonie.
ATMOSFERE CHE RICHIAMANO ACCAMPAMENTI COLONIALI: LEGNI, PIETRE LOCALI, TESSUTI I MATERIALI BASE