Compagni di classica
Sembrano spesso serissimi i giovani protagonisti della musica classica. E certo sono studiosi, tenaci, iper competitivi. Ma a chiacchierare con alcuni tra quelli più in auge (ai margini dell’ultimo Festival di Verbier, palcoscenico di nuovi talenti) vengono fuori storie romantiche e match di pugilato, mamme-tigre e ansie. E profili di giramondo inquieti, tra privilegi e precarietà della vita da musicisti.
Alexandra Conunova
Violinista della Moldavia: «È più facile gestire un violino da milioni di euro che non le proprie emozioni».
Daniel Lozakovich
Violinista svedese multi-radici: «Il mio maestro mi paragona a Ibrahimovic; io però insieme a Bach pratico molto la boxe»
George Li
Pianista di Boston, radici cinesi: «Ho suonato alla Casa Bianca ma sogno di ispirare i ragazzi ad amare questa musica».
Caroline Lohmann
Flautista tedesco-brasiliana: «Amo la samba e il glamour dell’opera, ma mi piace stare nell’ombra, con l’orchestra».
Andrei Ionita
Violoncellista rumeno: «Sento ribollire il fuoco della musica slava; ma per vivere e studiare amo la Berlino cool».
Ben Goldscheider
Inglese, virtuoso del corno: «È uno strumento eroico. Prima mi ha guarito, poi mi ha fatto fiorire nel mondo della musica».